A che serve la cultura?

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Margherita Reguitti

5 Luglio 2017
Reading Time: 5 minutes

Esce “Libreria Luigi”

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È possibile che la domanda: “A che serve la cultura?” sia la protagonista di un romanzo? Così pare leggendo Libreria Luigi, uscito per Ianieri edizioni, del cremonese-friulano-isontino Stefano Caso. Un libro colto per le tante citazioni e riferimenti a la maniera di intellettuali di indiscussa fama, divertente per le varie situazioni degne da sketch stile Zelig, ironico e serio per la coesistenza di macchiette e grandi uomini della letteratura mondiale. Ma locale e global: scenografia da negozio di vicinanza e universale nelle grandi domande, appunto. Pagine percorse da slang pecoreccio con impanatura british e da linguaggi alti, mediati da Kafka, Pirandello e Hugo. Molto filmico il plot, la mise en scene propone variazioni da Cervantes e Calvino, con pennellate bruscamente poetiche alla Bukowski e Baudelaire. Protagonista del romanzo è l'anti-eroe libraio Luigi, prototipo di intellettuale di provincia che, nel giorno del suo 50esimo compleanno, precipita, suo malgrado, in un processo di metamorfosi irreversibile. Nasce così la sua nuova vita, fra dialoghi onirici e incubi popolati dai suoi clienti abituali, incalzato dai fantasmi di grandi scrittori che, in una meta-realtà, gli indicano cosa fare e cosa non fare.

Una narrazione che inizia con fuochi d'artificio che resteranno accesi fino alla pagina 187, dedicata ai ringraziamenti.

Presentato con successo al Salone del Libro di Torino, Libreria Luigi sarà nelle librerie dal 13 luglio. Questa è la prima intervista all'autore, in anteprima nazionale per iMagazine.

Stefano Caso, Libreria Luigi è un nome strano per una libreria, ma addirittura farne il titolo di un libro…

«Sembrerà strano, ma il titolo è nato prima della stesura del romanzo. All’inizio ero dubbioso se lasciare questo titolo oppure trovarne un altro, magari più accattivante o altisonante. Poi, però, è intervenuto direttamente il protagonista del romanzo, il libraio Luigi Araldi: «Certo – mi ha detto – Libreria Luigi è un nome più da trattoria o da negozio di barbiere. Ma visto che le insegne delle trattorie sono ormai invase da spocchiosi inglesismi, quali Wine Bar o Food Store, e che i barbieri vantano il titolo di Hair Designer, tanto vale che una libreria si chiami Luigi: semplice, senza pretese, alla portata di tutti. E così dovrà essere anche il titolo della mia storia». Come potevo dirgli di no?».

Nel libro le citazioni alte vanno a braccetto con la vita e i problemi di una famiglia media di provincia. E i grandi scrittori interagiscono con il personaggio principale…

«Ciò che ho voluto narrare è la crisi personale, familiare e intellettuale di Luigi Araldi, da tempo stanco della mediocrità dei libri che è costretto a vendere, dei suoi clienti spesso nevrotici e ignoranti, ma anche stanco del figlio arrivista, nonostante sia stato cresciuto a pane e letteratura, della moglie sempre più diversa da come l’aveva conosciuta anni prima e della famiglia arrogante e truffaldina di quest’ultima. Una crisi che esplode il giorno del suo cinquantesimo compleanno, quando in libreria entra un’anziana e misteriosa cliente a cui lui si sente costretto a dire dei suoi cinquant’anni. Lei gli risponde che li porta in maniera davvero pietosa e gli offre, come rimedio, gli arnesi per radersi la lunga barba e i pochi capelli, vale a dire quella “maschera” da intellettuale che lui indossava da tantissimi anni e che pensava fosse garanzia di professionalità per i suoi clienti, ma che ora sembra essere “fuori moda”. Da questo momento, Luigi comincia ad avvertire le voci dei suoi fantasmi letterari che sembrano uscire dai libri per provocarlo e portarlo, alla fine, a privarsi di quella “maschera” e a iniziare una metamorfosi irreversibile e dagli effetti imprevedibili. Una trasformazione che ricadrà inevitabilmente sulla sua famiglia e sulla sua professione di libraio. Sembra quasi che i suoi fantasmi letterari – vale a dire la sua grande cultura – lo invitino a lasciar perdere i libri e a dedicarsi ad altri piaceri».

Leggendo si riflette, si sorride, si teme per la vita di Luigi. Che tipo di romanzo è?

«È un romanzo che prova a scandagliare l’aspetto psicologico di un grande intellettuale alle prese con una devastante battaglia interiore e con una mutazione inarrestabile e incontrollabile, con inattese trasformazioni fisiche, inquietanti turbamenti e scandalose eccitazioni; le viscere all’assalto del senno, l’impetuosa audacia in lotta contro la misera viltà. L’indomabile eros contro l’indulgente logos. Il tutto filtrato da un registro tragicomico».

Lei ha già pubblicato vari romanzi; questo per ampiezza di sguardo e complessità di temi sembra segnare un passaggio nella sua carriera di scrittore…

«Verissimo. I miei primi tre libri erano dei saggi di divulgazione storica. Poi ho scritto due gialli e un noir a cui sono molto affezionato, ma che rappresentano un genere che ora mi sta un po’ stretto e che non mi consente di aderire pienamente al mio modo di scrivere, al mio stile e ai temi che mi stanno più a cuore. In sintesi, ho voluto scrivere (e spero di ripetermi col mio prossimo romanzo in fase di stesura) un romanzo che mi piacerebbe leggere».

Il romanzo non è ancora uscito ma già se ne parla molto sui social e in rete: come mai?

«Il mio editore, io e una lunga serie di miei collaboratori stiamo lavorando da tempo alla promozione di questo romanzo, poiché ci siamo resi conto che può piacere sia al grande pubblico che ai lettori “di nicchia”. Una cinquantina di copie erano in vendita all’ultimo Salone del Libro di Torino, dove l’ho presentato in anteprima; e – visto che nel libro ho voluto inserire il mio indirizzo email, affinché i lettori possano scrivermi i loro giudizi – ho già ricevuto molti riscontri estremamente positivi, che mi fanno credere che Libreria Luigi debba essere promosso nel migliore dei modi. E i social sono un grande strumento di promozione. Oltretutto, da qualche giorno è in rete il booktrailer del romanzo, un video promozionale girato in una libreria, con tanto di regista, attori, doppiatori e truccatori professionisti. È visibile sul canale Youtube, digitando “Libreria Luigi”».

Quando potremo ascoltarla e farle firmare una copia di Libreria Luigi?

«La prima presentazione sarà il 19 luglio alla Libreria di Via Manin a Vittorio Veneto. Poi sarò il 29 luglio a Silvi Marina, il 30 luglio a Francavilla a Mare, il 31 luglio a Giulianova, il 1° agosto a Fossacesia (sempre in Abruzzo). Il 15 settembre sarò a Napoli e il 16 settembre a Vietri. Poi ho già in programma (con le date ancora da definire) Roma, Milano, Bologna, Cremona, Brescia, Gorizia (in ottobre, al Libro delle 18.03), Cervignano del Friuli. Ma per restare aggiornati su tutto ciò che riguarda Libreria Luigi, chiedetemi l’amicizia su Facebook».

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