Malattie polmonari: Trieste svela le nuove cure

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Inaugurato il meeting medico-scientifico che attira 600 specialisti da tutta Italia e dall’estero. Un laser al posto di chirurgia e chemioterapia

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Da sinistra Umberto Meduri, Sergio Harari e Marco Confalonieri

Da sinistra Umberto Meduri, Sergio Harari e Marco Confalonieri

TRIESTE – I risultati delle più recenti ricerche, che possono aprire nuove prospettive nella cura delle maggiori malattie polmonari, sono al centro del meeting medico-scientifico PneumoTrieste 2024, con la partecipazione di circa 600 specialisti provenienti da tutta Italia e dall’estero.

In programma fino a mercoledì all’Hotel Savoia Excelsior di Trieste, PneumoTrieste 2024 è stato inaugurato oggi alla Sala Tergeste, con gli indirizzi di saluto del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, del direttore generale di Asugi (Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina), Antonio Poggiana, della nuova presedente di Amar FVG, Tiziana Benussi, e del presidente di Acsi, Filippo Martone.

“Nell’ambito del focus sulle nuove prospettive nella cura delle malattie polmonari, che sarà come sempre accompagnato dall’approfondimento di temi di interesse clinico – ha anticipato il professor Marco Confalonieri, direttore della Pneumologia di Asugi – segnalo per esempio l’intervento della professoressa Laura Attardi, docente di Medicina all’Università di Stanford in California, che illustrerà i risultati di una recente ricerca sul carcinoma polmonare, pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature”.

In particolare, l’equipe della prof. Attardi ha dimostrato che, attivando il programma di rigenerazione dei tessuti tramite la proteina p53, è possibile sopprimere lo sviluppo dell’adenocarcinoma polmonare, la più diffusa forma di cancro ai polmoni.

“In pratica – ha spiegato Confalonieri – quando il tessuto polmonare è danneggiato (per esempio da esposizione a fumo di sigaretta a cui circa l’80% dei casi è correlato) si ha normalmente l’attivazione di un processo di riparazione al danno che è orchestrato dalla proteina p53. La prof. Attardi ha dimostrato che, senza l’utile spinta della proteina p53, la cellula polmonare che cerca di rigenerare il tessuto danneggiato si blocca in una pericolosa fase intermedia e immatura, libera dai normali vincoli di crescita, e quindi si trasforma in cellula tumorale che cresce in modo incontrollato. Quindi agire sulla mancata rigenerazione tessutale in seguito al danno può prevenire lo sviluppo del tumore”.

Un’altra importante ricerca scientifica che sarà presentata a PneumoTrieste 2024 riguarda la cura dei tumori polmonari senza l’uso di chirurgia né chemioterapia.

Il professor Pietro Valdastri, un bioingegnere originario di Pisa che da anni lavora all’Università di Leeds nel Regno Unito, ha inventato un metodo nuovo per trattare in modo mini-invasivo e sicuro i noduli polmonari tramite un laser introdotto con una semplice broncoscopia all’interno dei polmoni con eliminazione mirata dei noduli polmonari contenenti le cellule tumorali.

“La sicurezza del metodo ideato dal prof. Valdastri – ha anticipato Confalonieri – è assicurata dalla generazione di campi magnetici con gradienti appropriati che permettono all’energia del laser di raggiungere esattamente il nodulo da eliminare”.

Altri temi di rilievo di PneumoTrieste 2024 saranno quelli dedicati alla medicina respiratoria territoriale e ai disturbi respiratori nel sonno, in particolare le apnee notturne.

Nel primo caso sarà organizzato un confronto delle esperienze sul campo, come la telemedicina pneumologica e la continuità tra ospedale e territorio dopo un ricovero per insufficienza respiratoria acuta da riacutizzazione di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Sul tema dei disturbi respiratori nel sonno interverrà a PneumoTrieste 2024 anche l’esperto australiano, Danny Eckert, che parlerà del trattamento personalizzato per i malati che soffrono di sindrome delle apnee nel sonno.

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