L’importanza della pastorizia nomade nel FVG

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Una forma di allevamento tuttora presente in quasi tutto il territorio regionale è diventata pratica di studio dell’Università di Udine

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Pastori a Laipacco di Udine

Pastori a Laipacco di Udine

UDINE – La pastorizia nomade transumante è una forma di allevamento tuttora presente in quasi tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, dalle montagne al mare.

Diventata Patrimonio dell’umanità nel 2019, la pastorizia si presenta come un esempio di resilienza e di sostenibilità da proteggere. Tanto che il 2026 è stato dichiarato all’unanimità dall’Assemblea generale delle Nazioni unite l’Anno internazionale dei pascoli e dei pastori.

A indagare in regione questa pratica millenaria è stato il progetto “Paesaggi transumanti, ideato dall’associazione Isoipse – Impresa sociale e sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia. I risultati della ricerca saranno presentati all’Università di Udine venerdì 3 maggio, alle 15.30, nell’aula 6 di Palazzo Antonini (via Petracco 8).

L’incontro, intitolato Paesaggi transumanti. Lo spazio relazionale della pastorizia nomade transumante in Friuli Venezia Giulia, rientra nella rassegna “Divagando. Geografie e dintorni” organizzata dai geografi dell’Ateneo friulano. Sono previsti gli interventi dell’antropologa culturale e presidente di Isoipse Valentina De Marchi, dell’artista visivo Fabien Marques, della manager del progetto, Marta Tasso. Modererà l’incontro la geografa Nadia Carestiato. L’evento si potrà seguire anche online su piattaforma Teams (richiedere il link a labgis@uniud.it).

Il progetto

Paesaggi Transumanti” è un percorso di ricerca per studiare, conoscere e valorizzare la pastorizia nomade transumante attraverso sguardi e approcci integrati di arte contemporanea, etnografia e geografia. Isoipse, associazione culturale e impresa sociale, è un collettivo di professionisti che lavora sui temi del patrimonio culturale con particolare interesse per i contesti marginali e rurali. Partner del progetto sono l’Università di Udine, il Museo delle Dolomiti Bellunesi, il Parco delle Dolomiti Friulane, l’associazione Altreforme, l’Ecomuseo Lis Aganis. L’iniziativa è anche patrocinata dalla Fondazione Dolomiti Unesco e da Arpa Fvg.

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