La patente di guida europea

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redazione

26 Febbraio 2013
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Novità al volante

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Dal 19 gennaio di quest’anno è entrato in vigore, modificando molte norme del nostro Codice della Strada, il D.Lgs. 59/2011 cha dà attuazione alle norme comunitarie in materia di patente di guida.

Quest’ultime oltre a prevedere una patente unica e uguale per tutti i cittadini europei, disciplinano i requisiti, i percorsi formativi, le modalità di svolgimento degli esami e perfino i requisiti degli esaminatori. Vediamo ora nel dettaglio quali sono le maggiori novità.

Le nuove patenti UE, che da 9 diventano 15, non prevedono più categorie e sottocategorie. Ogni patente ha una propria autonomia; dopo una verifica teorica e pratica, abilita a condurre soltanto i veicoli per la quale è stata rilasciata. Il possesso di più abilitazioni è indicato nella parte posteriore del documento dove è presente una griglia che riporta nella prima colonna le quindici abilitazioni e nella seconda le date di conseguimento per ogni specifica tipologia (quelle che non riportano la data di conseguimento non sono possedute). Nella terza colonna, invece, sono riportate le date di scadenza e nella quarta i codici numerici che indicheranno eventuali prescrizioni.

La nuova patente è realizzata in formato card, con la foto del conducente digitalizzata sul lato e un microchip contenente i dati del titolare; una significativa novità sta nel fatto che non riporta più indicazioni aggiuntive in forma di testo ma ha dei codici numerici (da 01 a 99) con significato identico per tutti i Paesi europei (ad esempio 01 indicherà l’obbligo della guida con lenti) e dei sottocodici (ulteriori due cifre separate dal codice con un punto) indicanti ulteriori specifiche limitazioni alla guida (es. il codice 01.02 indica che il deficit visivo deve essere corretto solo con lenti a contatto).

Se il codice si riferisce ad una particolare categoria di patente posseduta, si troverà nella griglia posteriore del documento altrimenti se indicherà una prescrizione estesa a tutte le abilitazioni sarà presente sul documento senza riferimento diretto ad alcuna specifica categoria. Inoltre ogni Stato potrà emettere a sua discrezione dei codici (numeri oltre il 100) che indicheranno prescrizioni valide solo per la circolazione sul proprio territorio.

Sono state introdotte anche novità per ciò che riguarda la residenza del titolare e la data di scadenza del documento.

I dati relativi alla residenza ora non compaiono più sulla card; i titolari di patente di guida in caso di variazione di residenza comunicheranno al proprio Comune i nuovi dati e quest’ultimo inoltrerà la variazione alla Motorizzazione per il relativo aggiornamento dell’anagrafe dei titolari di patente di guida. In Italia continua comunque a mantenere la natura di valido documento di identificazione.

Per quanto riguarda invece la data di scadenza della nuove patenti UE (solo per le patenti AM, A1, A2, A, B1 e B) ora coinciderà con la data di compleanno del titolare. Al momento della scadenza quest’ultimo dovrà sottoporsi a visita medica che, se superata, comporterà il rilascio di un nuovo documento (non come in passato dove veniva spedito un tagliandino adesivo da apporre sulla patente) spedito direttamente al domicilio del titolare.

Alcuni cambiamenti anche per i conducenti professionali: la CQC (Carta di qualificazione del conducente) non viene più rilasciata ai titolari di patenti di categoria C e D; al suo posto a testimonianza dell’avvenuta formazione professionale sarà apposto sulla patente UE il codice “95”. Le CQC già rilasciate saranno comunque valide fino alla prossima scadenza.

Le nuove norme prevedono anche la possibilità di conseguire la patente effettuando l’esame di guida con veicoli dotati di cambio automatico. In quel caso, però, la patente di guida verrà limitata, con il codice 78, ai soli veicoli dotati di cambio automatico. Per i conducenti già titolari di patente di guida non ci saranno sorprese, le loro patenti seguiranno le regole originarie e il loro adeguamento avverrà in modo graduale in occasione della prima scadenza di validità o in caso di smarrimento o furto delle stesse.

Un’altra novità generale riguarda l’inasprimento delle sanzioni per chi guida senza patente o con patente di categoria diversa a quella prescritta per il veicolo guidato. Si tratta di ipotesi di reato e non più di illeciti amministrativi, che prevedono sanzioni penali (ammenda da 2.257 a 9.032 euro) e il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni (oppure la confisca in caso di recidiva biennale). Tuttavia, si continua a prevedere una sanzione amministrativa, oltre alla sospensione della patente, per chi, pur conducendo un veicolo diverso da quello che la propria patente abilita a condurre, abbia comunque ottenuto un’altra patente per quel tipo di veicolo (ad esempio, guida di una moto potente per cui è prevista la patente A, essendo in possesso della patente A2).

Le sanzioni penali previste per la guida senza patente si applicano anche a chi circola con la patente revocata oppure a chi, anche prima della revoca della patente, è stato dichiarato permanentemente inidoneo alla guida per motivi psicofisici. Rivisti anche i limiti di velocità per i neopatentati: per i primi tre anni dal conseguimento delle patenti A2, A, B1 e B non potranno superare i 100 km/h in autostrada e 90 km/h sulle strade extraurbane principali.

 

Le nuove patenti in dettaglio

Patente AM. I Certificati di idoneità alla guida di ciclomotore (CIGC) non sono più rilasciati. Al loro posto viene emessa la patente UE di categoria AM. Quest’ultima può essere rilasciata ai maggiori di 14 anni e permette di guidare in Italia i ciclomotori a 2, 3 (tricicli cat.L2e) o 4 ruote (minicar cat.L6e) di cilindrata uguale o inferiore a 50 cc.. Per la guida fuori dal territorio nazionale è necessario aver compiuto 16 anni. I titolari di questo tipo di patente non possono trasportare altre persone fino al compimento dei 18 anni.

A1, A2 e A. Ora sono previste tre categorie di patenti per la guida delle moto. La patente A1 si consegue a 16 anni e permette la guida, senza passeggero, di un motociclo (cat. L3e) con potenza inferiore a 11 kW e di cilindrata inferiore a 125cc o di un triciclo (cat. L5e) con potenza fino a 15 kW. La patente A2 si può conseguire a 18 anni e permette la guida di motocicli con potenza fino a 35kW (che non derivino da versioni che sviluppano oltre il doppio della potenza massima) e un rapporto potenza/massa di 0,20 kW/kg. La patente A consente la guida di motocicli senza alcuna limitazione di potenza e si può conseguire a 24 anni (accesso diretto) o a 20 anni se si possiede la patente A2 da almeno due anni.

B1. Si può ottenere a 16 anni e consente di guidare i quadricicli (cat. L7e). Comprende la patente AM e non  prevede limitazioni di potenza ma il trasporto di un passeggero è consentito solo al conducente maggiore di 18 anni.

B. Comprende le patenti B1, AM e (solo in Italia) la patente A1 e si consegue a 18 anni. Consente la guida di autoveicoli senza limiti di potenza, con massa non superiore a 3.5 t e che non permettano il trasporto di più di 8 persone.

BE. É conseguibile a 18 anni e consente la guida di un complesso veicolare con massa complessiva superiore alle 4.25 t o di un veicolo (guidabile con patente B) trainante un rimorchio o semirimorchio con peso non superiore a 3.5 t.

C1. Si consegue a 18 anni e permette la guida di autocarri di massa non superiore a 7.5 t trainanti un rimorchio di massa non superiore a 750 kg. La patente C1 comprende le patenti B, B1, AM e (solo in Italia) la patente A1.

C1E. Si può ottenere a 18 anni e consente la guida di un complesso veicolare (di massa non superiore alle 12 t) avente come motrice un veicolo guidabile con patente C1 trainante un rimorchio di peso superiore ai 750 kg. La patente C1E comprende le patenti C1, BE, B, B1,AM e (solo in Italia) la patente A1.

C. Si consegue a 21 anni e permette la guida di autoveicoli diversi da quelli previsti dalle cat. D1 o D di massa superiore a 7.5 t trainanti un rimorchio di massa non superiore a 750 kg. La patente C comprende le patenti C1, B, B1, AM e (solo in Italia) la patente A1.

CE. É conseguibile a 21 anni e consente la guida di un complesso veicolare avente come motrice un veicolo guidabile con patente C trainante un rimorchio di peso superiore ai 750 kg. La patente CE comprende le patenti C, C1E, C1, BE, B1, AM e (solo in Italia) la patente A1.

D1. Si ottiene a 21 anni e permette la guida di autoveicoli diversi dalle altre categorie con una lunghezza massima di 8 metri, costruiti per trasportare fino a 16 persone (escluso il conducente). Il veicolo condotto con questo tipo di patente può trainare un rimorchio di massa non superiore a 750 kg. La patente D1 comprende le patenti B, B1, AM e (solo in Italia) la patente A1.

D1E. Si può ottenere a 21 anni e consente la guida di un complesso veicolare avente come motrice un veicolo guidabile con patente D1 trainante un rimorchio di peso superiore ai 750 kg. La patente D1E comprende le patenti D1, BE, B1, AM e (solo in Italia) la patente A1.

D. Si consegue a 24 anni e permette la guida di autoveicoli diversi dalle altre categorie costruiti per trasportare oltre otto persone (escluso il conducente). Il veicolo condotto con questo tipo di patente può trainare un rimorchio di massa non superiore a 750 kg. La patente D comprende le patenti D1,B, B1, AM e (solo in Italia) la patente A1.

DE. Si può ottenere a 24 anni e consente la guida di un complesso veicolare avente come motrice un veicolo guidabile con patente D trainante un rimorchio di peso superiore ai 750 kg. La patente DE comprende le patenti D1E, D, D1, BE, B1, AM e (solo in Italia) la patente A1.

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