Perché siamo di nuovo punto e a capo?

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redazione

25 Ottobre 2020
Reading Time: 2 minutes

Dieci domande per chi ci governa

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Sono passati sei mesi dal termine del lockdown della scorsa primavera. E una serie di problematiche e criticità già emerse allora continuano oggi a non avere risposte o soluzioni.

Ecco perché dopo la firma dell’ultimo DPCM da parte del Presidente del Consiglio, credo che i cittadini italiani avrebbero diritto ad avere una risposta ad alcuni quesiti.

Come i dieci seguenti.

  1. Come mai dopo il termine del lockdown della scorsa primavera e con tutta l’estate a disposizione per gestire la già paventata seconda ondata, dal punto di vista organizzativo e gestionale siamo esattamente al punto di partenza?

  2. Come mai in questi mesi non sono stati da un lato potenziati e dall’altro scaglionati i sistemi di trasporto pubblico per consentire alle persone di muoversi in sicurezza?

  3. Dopo i 30 giorni di durata di queste limitazioni (auspicando che nel frattempo non ne arrivino di ulteriori), quali strategie verranno adottate per convivere con il virus?

  4. A proposito di convivenza con il virus: visto che nella più ottimistica delle ipotesi, almeno fino alla prossima primavera non sarà disponibile un vaccino, cosa ha in mente il Governo per garantire che il sistema socio economico italiano possa andare avanti “convivendo” con la pandemia?

  5. Visto che a molti imprenditori non sono ancora giunti i rimborsi promessi a seguito del precedente lockdown, il “ristoro” economico assicurato dal governo per le inevitabili perdite conseguenti alle nuove restrizioni quando verrà erogato?

  6. La ministra Azzolina aveva assicurato che la didattica in presenza “andava tutelata senza se e senza ma”: dopo la decisione del suo Governo di imporre la didattica a distanza per gran parte delle classi delle scuole superiori, la ministra come valuta questo passo indietro?

  7. Nel precedente DPCM il Governo aveva dato ampi poteri alle Regioni per gestire l’emergenza Covid in maniera differenziata a seconda delle specificità territoriali. Come mai a una settimana di distanza, non tenendo conto proprio delle diverse situazioni territoriali di contagio e delle differenti capacità di risposta delle terapie intensive, il Governo impone una nuova “stretta” nazionale colpendo indiscriminatamente anche regioni dove l’emergenza contagio è ampiamente sotto controllo?

  8. Tutti i virologi sono concordi su un unico aspetto: in gran parte d’Italia si è completamente perso il tracciamento dei contagi. Tutto ciò come è potuto accadere?

  9. Così come concepita, realizzata e utilizzata, la App Immuni voluta dal Governo per il tracciamento dei contagi si sta rivelando inefficace. Come mai?

  10. Tra tutte queste problematiche appena citate, nessuna risulta essere un fulmine a ciel sereno. Cosa sta facendo e cosa farà il Governo per risolvere queste problematiche ed evitare che si ripresentino in futuro?

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