Svelato il nuovo Campus scolastico di Gorizia

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redazione

30 Giugno 2023
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Sorgerà al posto dell’ex ospedale civile di via Vittorio Veneto. Ora la demolizione degli edifici esistenti e la realizzazione dei primi lotti: progetto modulare, già stanziati 20 milioni

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GORIZIA – Entra nel vivo l’iter che porterà alla realizzazione a Gorizia di un nuovo campus scolastico nell’area dell’ex ospedale civile di via Vittorio Veneto.

Oggi, alla presenza degli assessori regionali alle Infrastrutture, Cristina Amirante, e all’Istruzione, Alessia Rosolen, e del sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, sono stati presentati i passaggi che porteranno alla costruzione di un polo scolastico che andrà a sostituire gli istituti secondari di secondo grado Slataper e Galilei-Fermi-Pacassi.

“Il nuovo campus scolastico che sorgerà a Gorizia – ha sottolineato Amirante – è un esempio plastico di come debba essere portato avanti un progetto di rigenerazione urbana. Non si tratta solo della demolizione di fabbricati esistenti e della costruzione di strutture per gli studenti. Significa invece ridare vita a un sito degradato e abbandonato che, in questo caso, aveva perso la sua funzione originaria di sito ospedaliero. Oltre alla presenza dei tanti giovani che andranno a utilizzare questi spazi, tutto questo finirà per innescare un grande processo di rilancio economico-sociale, arrivando anche a modificare le dinamiche di spostamento all’interno del centro della città”.

“Quello presentato oggi a Gorizia è un percorso di modernità nel sistema di istruzione del Friuli Venezia Giulia in grado di fare una valutazione attenta sulle attuali necessità di questo territorio ma anche su quelle che potranno manifestarsi nel prossimo futuro – ha affermato Rosolen –. È un ragionamento complessivo che punta a migliorare le connessioni con la città, potenziando alcuni servizi necessari al sistema universitario e alla didattica di qualità come i laboratori, le mense, le strutture sportive e gli spazi condivisi”.

Il progetto è modulare, ovvero potrà essere realizzato in più fasi. La prima, dal costo di 20 milioni, già stanziati dalla Regione, prevede la collocazione, nel nucleo iniziale del campus, del Liceo delle Scienze Umane, del Liceo Economico Sociale e del Liceo Linguistico “Scipio Slataper”, che somma 750 studenti, e dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “G. Galilei”, che ne conta altrettanti. La scelta è caduta su questi due istituti perché le attuali strutture in cui sono ubicati necessitano di forti interventi di manutenzione, che non garantirebbero però ulteriori spazi e l’attuazione di un nuovo, moderno concetto della loro distribuzione. È stata quindi effettuata da Edr e avallata dalla Regione la decisione di ripartire da zero con un nuovo progetto in grado di dare risposte adeguate alle nuove esigenze dell’istruzione superiore goriziana, con un progetto che proietta la scuola nel futuro a partire dalla struttura che la ospita.

Il primo nucleo del campus, che ospiterà 1.500 studenti, prevede un costo di circa 20 milioni e i lavori, se l’iter progettuale procederà speditamente, dovrebbero iniziare entro il 2024.

“Con questo progetto mettiamo un altro importantissimo tassello nel programma di potenziamento della scuola e della formazione a Gorizia – ha sottolineato il sindaco,  Rodolfo Ziberna –, settori fondamentali per rispondere alle esigenze di una società complessa come la nostra in cui si devono fornire ai ragazzi non solo strumenti adeguati ad affrontare le sfide del futuro ma anche ambienti che contribuiscano a farli crescere socialmente. Il progetto del campus va in questa direzione”.

L’iter progettuale è stato seguito dalla dirigente dell’Edr Lara Carlot, presente con tutto il suo staff.

Il primo classificato è risultato Recs Architets STP, con sede a Parma. La commissione di concorso a cui è spettata la valutazione è costituita da Donatella Gironcoli de Steinbrun, dirigente scolastica del comprensivo Macor di Romans, Licinio Gardin, dirigente del settore Tutela dell’ambiente, Pianificazione urbanistica ed edilizia privata del Comune di Gorizia, Ilaria Garofolo, professore dell’Università di Trieste nel settore Architettura tecnica, Sabina Anna Lenoci, professore allo IUAV, e Andrej Hrausky, architetto sloveno.

Alla presentazione del progetto era rappresentata anche l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina.

 

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