Fumetto friulano per un vaso di vino di 5.000 anni fa

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redazione

1 Agosto 2017
Reading Time: 2 minutes

Novità archeologica

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Un “pezzo” di Friuli nel ritrovamento di uno dei più antichi vasi per il consumo del vino, datato 3 mila anni avanti Cristo e scoperto nel sito archeologico di Aradetis Orgora, in Georgia. Infatti i Viticoltori friulani La Delizia, cantina di Casarsa tra le maggiori del Nord Italia, ha sostenuto la pubblicazione del materiale divulgativo relativo alla scoperta, avvenuta durante la campagna di scavi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, guidata dalla professoressa Elena Rova in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Tblisi e il Museo Nazionale Georgiano. Si tratta di un fumetto che, grazie all’intuizione dell’archeologo friulano Mirko Furlanetto di Azzano Decimo che ha partecipato agli scavi, aiuterà a diffondere maggiormente la notizia di questo importante ritrovamento.

“Abbiamo inventato una vera e propria serie a fumetti – spiega Furlanetto – con protagonisti Jack e il suo cagnolino Matrix, archeologi in missione nei vari scavi che conduciamo in giro per il mondo. Questa nuova puntata è ambientata proprio a Casarsa della Delizia e nello specifico nella cantina, in un ipotetico convegno nel quale viene annunciata la straordinaria scoperta avvenuta in Georgia. La Delizia ha dimostrato grande sensibilità e spirito di innovazione nel sostenere il fumetto, linguaggio universale che ci permetterà di raggiungere ancora più persone al di fuori degli ambienti accademici”.

Il fumetto è stato disegnato da Laura De Stefani su soggetto dello stesso Furlanetto, che ha curato i testi con Cristina Martin. La versione georgiana è stata curata da Mariam Eloshvili, la revisione testi e l’editing da Chiara Goi

“Siamo felici – ha dichiarato il direttore de La Delizia Pietro Biscontin – di aver sostenuto questo progetto legato alla storia del vino, che accompagna da millenni il cammino dell’umanità sulla terra, in Georgia come nel nostro Friuli. Speriamo che in questo modo la notizia della scoperta di questo antico reperto possa suscitare ulteriore interesse e ulteriori scavi per portare alla luce la storia della vinificazione”.

Nello specifico la campagna di scavo ha trovato un vaso a forma di animale, che si presume fosse utilizzato per cerimonie rituali. Al suo interno sono state trovate tracce di polline di Vitis Vinifera (vite comune), segno di come fosse immerso nel vino prima del rito come ancora oggi si usa fare nelle cerimonie tradizionali georgiane. Il prezioso manufatto è ora conservato nel Paese caucasico.

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