Calcio: a Casarsa il pallone che rivoluzionò il gioco

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Senza cuciture, venne realizzato da emigranti friulani in Argentina. Un esemplare sarà in mostra alla Sagra del Vino

Il pallone in mostra a Casarsa
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Il pallone in mostra a Casarsa

CASARSA DELLA DELIZIA – Il calcio moderno deve dire grazie al Friuli: si deve infatti all’emigrazione friulana in Argentina il pallone senza cuciture, che permise una pratica più sicura per i calciatori.

Un esemplare di questo mitico pallone è in mostra in questi giorni di Sagra del Vino a Casarsa della Delizia nel Centro comunitario parrocchiale, all’interno della mostra che racconta i 100 anni della locale squadra di calcio Sas Casarsa, con il racconto dei suoi protagonisti in campo da Pier Paolo Pasolini a Bryan Cristante, attuale centrocampista della Roma e della Nazionale.

Per raccontare questa epopea calcistica è in arrivo un evento per i più giovani.

L’invenzione del pallone moderno” è un racconto per adulti e bambini che venerdì 3 maggio alle 18 permetterà di conoscere questa storia di emigrazione e sport all’interno della mostra.

Al termine dell’evento ci sarà l’estrazione delle maglie della Nazionale per i ragazzi under 21 presenti. L’evento è inserito nel calendario dei festeggiamenti per i 100 anni della Sas Casarsa.
Antonio Tosolini proveniva da una famiglia originaria di Felettano di Tricesimo (e la nipote Mabel Bunzli ne sta tramandando la storia), Luis Romano Polo, da una di Forni di Sotto e il terzo componente del gruppetto degli inventori, Juan Valbonesi, era di origini piemontesi: questi i protagonisti della grande invenzione risalente agli anni ’30 del secolo scorso.

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