Come vivono gli over 65?

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redazione

5 Aprile 2016
Reading Time: 4 minutes
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Progetto “Passi d’Argento”

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Come vivono le persone che hanno superato i 65 anni? Qual è il loro stato di salute? E come vedono i servizi sanitari e sociali rivolti alla loro fascia d’età? Sono alcuni dei quesiti ai quali darà risposta il progetto Passi d’Argento, che ha avviato nella provincia di Trieste una serie di interviste che fino a ottobre coinvolgerà circa 800 ultra 64enni.

Le informazioni raccolte attraverso il sistema Passi d’Argento in modo continuo, possono essere utili non solo per la programmazione dell’offerta di servizi diversi per le persone anziane con differenti livelli di autosufficienza (anziani autonomi in buona salute, fragili, a rischio di disabilità e non autosufficienti) e per il  consolidamento degli interventi di integrazione socio-sanitaria, ma anche per misurare il livello di attuazione degli interventi stessi, su una fascia di età che, nella provincia di Trieste, rappresenta il 28% della popolazione totale. 

A partire dal 31 marzo sono state effettuate le prime interviste utilizzando un questionario standardizzato che viene proposto a un campione rappresentativo di persone con 65 anni e più estratto in maniera casuale dalle liste dell’anagrafe sanitaria. Le interviste saranno realizzate telefonicamente da personale di Televita o, in un incontro, da operatori dell’AAS 1. Le persone da intervistare e i loro medici di medicina generale saranno preventivamente avvisati con una lettera.

L’intervista dura circa venti minuti, se realizzata al telefono, circa mezz’ora se faccia a faccia. A tutela della privacy, come avviene per altri interventi di sanità pubblica, sono state adottate tutte le misure previste per garantire l’assoluta riservatezza delle informazioni raccolte.

In particolare, i dati tratti dalle interviste vengono trasferiti su supporto informatico privi degli identificativi delle persone intervistate (cognome, nome, ecc) e aggregati con quelli relativi ad altri intervistati. Contestualmente, viene distrutto il supporto cartaceo contenente i dati anagrafici dell’intervistato.

Per qualsiasi chiarimento sull’iniziativa, si può contattare l’URP dell’AAS1 (numero verde sanità 800-991170 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 11.30), la referente aziendale del progetto Passi d’Argento, dott.ssa Daniela Germano, presso il Dipartimento di Prevenzione o rivolgersi al proprio medico di medicina generale.

L’iniziativa rientra nell’ambito dei sistemi di sorveglianza rivolti a fasce diverse della popolazione promossi dal Ministero della Salute e dalle Regioni a livello nazionale e realizzati con il supporto tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità, per raccogliere informazioni sui comportamenti che possono influenzare la salute dei singoli cittadini, valutando al tempo stesso il ruolo dell’ambiente che circonda la persona: dalla società, alla famiglia, alla disponibilità dei servizi. La finalità è quella di seguire nel tempo l’evoluzione dei problemi e delle loro cause, valutando l’efficacia degli interventi messi in atto per prevenirli. Il tutto per mettere a disposizione di amministratori, operatori sociali e sanitari, anziani e famiglie informazioni utili a promuovere la salute e migliorare le scelte e le iniziative volte a favorire l’integrazione socio-sanitaria.

Passi d’Argento si ispira ai principi dell’Invecchiamento Attivo e in Salute dell’OMS (Active and Healty Ageing), che individua tre pilastri fondamentali per un invecchiamento attivo delle persone: SALUTE (prevenzione, stili di vita, accesso alle cure), SICUREZZA (in casa, nel quartiere, economica) e PARTECIPAZIONE (dell’anziano alla vita attiva della società, anche come risorsa per la società stessa e per la famiglia). Per la prima volta Passi d’Argento “misura” il contributo che gli anziani offrono alla società, fornendo sostegno all’interno del proprio contesto familiare e della comunità.

Fra gli obiettivi di Passi d’Argento rientrano quelli di disegnare un profilo di salute della popolazione over64 a livello locale, rilevando le problematiche sanitarie e socio-assistenziali degli anziani; monitorare e valutare gli interventi che i servizi e le famiglie attuano per mantenere il più a lungo possibile il benessere, l’autonomia e la salute delle persone anziane e raccogliere informazioni su copertura e qualità percepita degli interventi socio-sanitari di prevenzione e di assistenza sulla popolazione ultra64enne, soprattutto se con disabilità, con il fine di programmare interventi adeguati alle necessità emerse.

I principali argomenti oggetto dell’indagine sono lo stato di salute e la qualità di vita percepita, il livello di autosufficienza e la necessità di aiuto, gli stili di vita, inclusi alimentazione, attività fisica e necessità ed utilizzo di farmaci, l’attività sociale (incontro con altre persone, frequenza di circoli, parrocchie etc), ma si indaga anche chi fornisce il supporto necessario e come questo viene percepito.

L’AAS1 ha già partecipato all’indagine condotta a livello Nazionale, realizzando nel 2012 uno studio sull’intera popolazione anziana della provincia di Trieste e, nel 2013, sulla popolazione anziana residente nelle Microaree “storiche” della stessa provincia. I risultati delle indagini sono disponibili sul sito dell’AAS1 e su quello dell’Istituto Superiore di Sanità (Epicentro).

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