Cividale, si arricchisce l’archivio storico

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redazione

30 Dicembre 2016
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Donazione dalla Sovrintendenza regionale

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Il patrimonio archivistico della città di Cividale del Friuli si arricchisce di un nuovo nucleo di documenti di Pier Silverio Leicht. “Con un gesto di grande sensibilità – spiega il sindaco Stefano Balloch – il sovrintendente archivistico Pierpaolo Dorsi, che ringrazio molto, ha consegnato all’Amministrazione Comunale tre faldoni di documenti del Leicht che andranno ad arricchire l’archivio storico conservato in Biblioteca”.

Pier Silverio Leicht, nato a Venezia il 25-6-1874 e morto a Roma il 3-2-1956, insigne giurista, fu una delle personalità più significative della cultura italiana e lasciò una ricca documentazione inerente la sua vita professionale ed in particolare la storia del diritto italiano. Il nucleo archivistico custodito in Biblioteca, che comprende anche documenti di Carlo Guido Mor, è in gran parte di proprietà del Soroptimist International Club di Cividale che anni fa lo ha consegnato in comodato al Comune affinché venisse ospitato presso la Biblioteca Civica, valorizzato dal punto di vista storico-documentario e messo a disposizione di studiosi e quant’altri ne richiedano la consultazione, come effettivamente avviene.

Anche la presidente del Soroptimist Luisella Bellinaso ha apprezzato l’iniziativa del sovrintendente  Dorsi “Il nuovo nucleo di documenti, che era conservato presso gli uffici della Sovrintendenza, andrà sicuramente ad integrare quanto già studiato e a disposizione; un nuovo contributo del Club nel solco della collaborazione con l’amministrazione comunale  al fine di valorizzare il patrimonio storico e culturale”.

Per la cultura cividalese un’ulteriore bella notizia: “Su progetto e domanda di contributo del competente assessorato – spiegano il sindaco Balloch e l’assessore Angela Zappulla – la Regione Friuli Venezia Giulia ha finanziato per 15.000 euro un importante intervento di catalogazione e studio dell’archivio storico comunale, in particolare dell’Archivio Diplomatico di mons. Lorenzo D'Orlandi, frutto del lavoro del canonico cividalese che, presumibilmente durante gli Anni Quaranta dell'Ottocento, raccolse e inventariò circa un migliaio di documenti (sotto forma di pergamene, fascicoli, singoli fogli sciolti, brani da registri) che all'epoca egli ritenne di significativa importanza per la storia della città. L'ecclesiastico, molto probabilmente, esaminò i documenti di tutto l'antico archivio comunale cividalese ed appuntò la sua attenzione su carte e pergamene riferibili sia al governo della città, sia alla sua vita economica e sociale, sia a personaggi assurti poi a veri e propri protagonisti della storia della Cividale dei secoli del Medioevo e della prima Età Moderna. L'arco cronologico complessivo va dal 1176 circa al 1769 ca.”.

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