Spreco di cibo, piaga italiana

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redazione

12 Giugno 2014
Reading Time: 2 minutes

Sabato colletta straordinaria nei supermercati

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La fondazione Banco Alimentare ha deciso di varare per sabato 14 giugno una Colletta Alimentare Straordinaria. «L’intervento del Banco Alimentare avrà una ricaduta importante sulle tante emergenze personali e familiari che gravano sul quotidiano degli italiani», ha commentato il coordinatore di Pinpas (Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco. Alimentare) Andrea Segrè, a pochi giorni dalla presentazione delle dieci azioni prioritarie del Piano nazionale per combattere lo spreco alimentare in Italia, illustrate a Roma col Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.

«A ridosso della Giornata straordinaria della Colletta del Banco, in prospettiva e sul piano istituzionale, l’ottica giusta è quella di un piano organico – ha sottolineato Segrè – per rivedere e restringere le maglie dello spreco alimentare in Italia, quello domestico e quello di filiera (produttivo-distributivo) che insieme pesano per una cifra vertiginosa: oltre 12 miliardi di euro annui considerati gli 8,7 miliardi di euro gettati con lo spreco domestico, e complessivamente, nella filiera a monte che include la produzione agricola e industriale e la catena della distribuzione, altri  3 miliardi e mezzo di euro per cibo sprecato. Per questo tengo a riprendere l’appello che abbiamo lanciato nei giorni scorsi col Ministro Galletti: in Italia è urgente prevedere l’introduzione dell’educazione alimentare e ambientale come materie obbligatorie di insegnamento scolastico, capitoli portanti della formazione – un tempo si diceva coscienza – civica. Speriamo si possa iniziare già dal 2015, anno dell’Expo. Paradossale che lo spreco domestico gravi sul bilancio delle famiglie italiane per oltre un terzo del bonus di 80 euro. Paradosso nel paradosso, oltre 6 milioni di italiani sono obesi o in sovrappeso e oltre 5 milioni di italiani affrontano ogni giorno la vita al di sotto della soglia di povertà».

I nuovi dati dell’Osservatorio Waste Watcher attestano che per il 93% degli italiani – la quasi unanimità –  la sensibilizzazione allo spreco deve passare attraverso un’azione culturale anziché attraverso norme e leggi. A fronte di questi dati, la stragrande maggioranza degli italiani (77% degli intervistati) chiede di introdurre l’educazione alimentare come materia d’insegnamento nelle scuole: una richiesta che PINPAS farà propria e supporterà in chiave di prevenzione dello spreco: «Nel 2015 – ha ribadito Segrè – vogliamo che nelle scuole di ogni ordine e grado si insegni a dare valore al cibo».

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