Una passione su due ruote

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Livio Nonis

19 Gennaio 2016
Reading Time: 4 minutes

Luciano Livon

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Di giorno maestro elementare a Porpetto, nel tempo libero un grande appassionato delle due ruote capace di mietere grandi successi in regione e non solo. Parliamo di Luciano Livon, 59 anni di Joannis di Aiello del Friuli, portacolori della Polisportiva Trivium di Spilimbergo, categoria Master 6.

Ha cominciato a correre a 12 anni, dopo aver partecipato con Rino Grion ai giochi della gioventù a Roma nel 1970, e fino ai 27 anni ha percorso tutte le tappe delle categorie giovanissimi, esordienti, allievi e dilettanti. Durante quegli anni ha partecipato a circa 350 gare, correndo anche con professionisti del calibro di Beppe Saronni.

Fino alla scelta di dedicarsi all’amato mestiere di insegnante, decidendo di interrompere la carriera da ciclista, ma mantenendo questa attività come pura passione personale con uscite sui pedali in montagna assieme agli amici e alla moglie. Fino al 1992, quando in seguito a un incidente sugli sci della consorte, per aiutarla nella riabilitazione, ha acquistato due mountain bike. La passione per la bici e per la montagna hanno fatto il resto…

Nel 1998 è così rientrato nel mondo del ciclismo, questa volta nella specialità mountain bike, categoria Master. Categoria non ancora considerata agonistica, ma con una tabella di marcia non distante da quella del professionismo: allenamenti quasi giornalieri e possibilità di gareggiare alla pari come professionista. «La passione è tanta – confida Livon – e in previsione di una gara mi alleno quasi tutti i giorni, mentre nei mesi di pausa durante i fine settimana pedalo anche per 5-6 ore, per mantenermi in forma costante in vista delle lunghe giornate di competizione. La lunghezza e la durata del percorso di gara dipende molto dalla specialità: le mountain bike hanno gare di gran fondo di 50-60 km e gare marathon che arrivano ai 100-110 km, con dislivelli di 4000-5000 metri; su strada invece ci sono le gare di medio fondo, di 100-120 km e le gran fondo di 150-160 km, che vedono i partecipanti impegnati per 6-7 ore. La partecipazione è massiccia: dai 1.500 ai 9.000 ciclisti per le competizioni più famose».

La sua palestra è il monte di Medea – che l’anno scorso ha percorso per ben 400 volte – e il monte San Michele: «Se sono in compagnia di amici – confida – mi spingo fi no in Slovenia, dove ci sono percorsi poco frequentati ma ideali per l’allenamento in mountain bike».

Molta fatica ripagata non solo dalle vittorie: «Tutte queste competizioni nazionali e internazionali – sottolinea Livon – consentono di visitare sempre nuove zone, gareggiando circondati da panorami mozzafiato. Il ciclismo, a mia opinione personale, è anche il miglior modo per fare turismo, perché permette di visitare in lentezza, osservando particolari che dall’auto sfuggono all’occhio. Il mio spirito tecnico e a tratti maniacale mi ha fatto tenere durante tutti questi anni dei diari di viaggio in cui sono solito segnare tutte le giornate di allenamento e gara, con luoghi, posizionamenti e tempi di percorrenza, che mi aiutano anche a tener conto dei progressivi miglioramenti nelle prestazioni personali».

In attesa dei nuovi obiettivi (nel 2016 tornerà a gareggiare fuori regione su strada in due trofei nazionali), ripensando al passato un ricordo resta per lui indelebile: «Tra le emozioni più belle di questi anni ricordo la partecipazione alla finale degli All Star MTB nel 2011 a  Montalcino, in Toscana, dove ho conquistato la medaglia d’argento dopo essermi confrontato con altri quattordici rappresentanti della mia categoria provenienti da tutta Italia. Questa competizione faceva parte anche delle iniziative proposte in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia ed è stata premiata dal Presidente della Repubblica in un’atmosfera particolare: dopo aver ricevuto le rispettive maglie verdi, bianche e rosse dal Presidente della Federazione Nazionale Ciclismo, le diverse delegazioni di Nord, Centro e Sud si sono schierate alla partenza della gara formando un enorme tricolore umano».

A oggi Luciano Livon ha partecipato a 945 gare ufficiali e spera di raggiungere nei prossimi anni la fatidica quota 1.000.

 

Storia agonistica recente

2006 partecipazione con la Nazionale al Campionato del Mondo di Mountain Bike Marathon a Lillehammer, in Norvegia, nell’unico gruppo della categoria Master ammesso in gara.

2007 ripresa della corsa su strada, con competizioni sia in mountain bike che nel gran fondo su strada, sempre nella categoria Master.

2010 secondo classificato al Campionato Italiano su strada.

2011 quarto classificato nel Campionato Europeo Master, a Graz, e secondo al Campionato Italiano su strada.

2012 vincitore del Giro d’Italia Amatori su strada categoria master 6 (anni 55-60); terzo classificato al Trofeo Trek Zerowind MTB; secondo classificato al Trofeo Ima Scapin MTB.

2013 primo classificato alla Coppa Primavera MTB; terzo classificato nel Trofeo Ima Scapin MTB; primo classificato al Challange MTB FVG; terzo classificato alla Coppa d’Autunno MTB FVG; vincitore della Granfondo strada “Città di Riccione”

2014 vincitore del Circuito Tricolore Strada.

2015 partecipa a 31 gare tra Strada e MTB, vincendo 16 volte e piazzandosi sul podio in altre otto occasioni. Tra i trofei vinti: Trofeo Sportler, Trofeo Zanette, Trofeo Mc Donald’s e Trofeo Marathon Trophy . Quarto classificato al Campionato Italiano Granfondo Strada. 

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