Una primavera a ritmo etno-jazz

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redazione

5 Aprile 2018
Reading Time: 3 minutes

Anteprima Folkest

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Folkest celebra i suoi “primi quarant’anni” di musica con una anticipazione primaverile che precede la consueta collocazione estiva del festival, in calendario dal 21 giugno al 9 luglio.

Quattro appuntamenti – 9, 10, 11 e 13 aprile – che esplorano le strade battute da artisti che si muovono in bilico tra spunti tradizionali e jazz, un percorso che gode dell’apporto del nuovoIMAIE, che ha voluto valorizzare l’International Folk Festival friulano con uno dei suoi bandi.

Avvio della rassegna primaverile a Romans d'Isonzo lunedì 9 aprile alle 20.45, a Casa Candussi Pasiani, con la raffinata e al tempo stesso potente proposta del Claudio de Rosa jr Jazz 4et, una formazione costruita come una seconda pelle intorno alla figura del giovane sassofonista e autore Claudio Jr de Rosa, un artista italiano che da alcuni anni risiede in Olanda e si è fatto notare per le ottime critiche ricevute con il suo primo disco e i numerosi premi ottenuti. Sebbene molto giovane, si è già̀ esibito in numerosi festival e jazz club in Italia, Olanda, Francia, Belgio, Romania, Inghilterra, Germania, Taiwan. La formazione è composta da Claudio Jr De Rosa al sax tenore e soprano, Gianpaolo Tinaldi al piano, Mattia Magatelli al contrabbasso e Jacopo Zanette alla batteria.

Il secondo appuntamento è per martedì 10 aprile al Teatro Miotto di Spilimbergo (ore 21) che si aprirà alla grande musica dei The Sweet Life Society, una delle formazioni più emozionanti del panorama electroswing italiano. Tra suoni jazz e swing di vinili e ispirazione anni Venti e Trenta, mescolati a sonorità elettroniche e a un look vintage fatto di abiti dandy e baffoni impomatati, il gruppo presenta uno spettacolo dal ritmo travolgente e contagioso.

Da Spilimbergo Folkest Primavera si sposta a San Daniele del Friuli (mercoledì 11 alle 21), nello storico palazzo che ospita la Biblioteca Guarneriana, nella Sala Consiliare. Il palco sarà tutto per Gigi Biolcati, batterista, percussionista, compositore, che mescola nelle sue percussioni sonorità e groove ispirati sia dalla tradizione batteristica che da quella delle percussioni etniche, in cui traspare l’aspetto tribale del ritmo contaminato da sonorità tecno-post-industriali.

Ultimo appuntamento al Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento (venerdì 13 ore 21), autentico gioiello acustico che ospiterà Djambolulù Swing Trio, formato da tre fra i più significativi interpreti del jazz manouche in Italia e in Europa, Maurizio Geri, Jacopo Martini e Nicola Vernuccio. Un concerto all’insegna dello swing-manouche per questo trio di sole corde che spazia dagli standard di Django alle composizioni originali.

A sugellare questa inedita fase di primavera, atteso a Tolmezzo (Teatro Candoni, ore 21) mercoledì 18 aprile il ritorno di Simone Cristicchi con la sua fortunatissima versione del successo senza tempo di Fabrizio del Andrè “La buona Novella”, una prestigiosa produzione dell’Accademia Musicale Naonis nata da un’idea Valter Sivilotti e Giuseppe Tirelli. Il celebre cantattore ne ha creato una versione da “Musical-Civile” al cui interno trova spazio anche un inedito monologo introduttivo su Gesù dal titolo “A volte ritorno”, ispirato ai testi di don Andrea Gallo e don Pierluigi Di Piazza, due preti di frontiera da sempre impegnati a difesa degli ultimi.

Info: www.folkest.com

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