Trieste, un museo della letteratura in omaggio ai suoi scrittori

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redazione

19 Dicembre 2023
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Al piano terra di Palazzo Biserini aprirà nei prossimi mesi uno spazio culturale multudisciplinare. In omaggio a Italo Svevo e non solo

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TRIESTE – Apertura in anteprima al piano terra di Palazzo Biserini (piazza Hortis 4) per il nuovo Museo LETS – Letteratura Trieste, in vista dell’inaugurazione definitiva in programma nei prossimi mesi.

Nella sala antistante l’Emeroteca “Fulvio Tomizza” si incontra innanzitutto la “Libreria degli scrittori”: suddivisa in 19 moduli tematici e 7 postazioni girevoli, mette a disposizione del pubblico 1.012 libri. È un ambiente sia espositivo che interattivo, concepito per essere toccato e sfogliato.

Decine di scrittori legati a Trieste sono rappresentati sulle pareti e sui grandi tavoli posti al centro della sala, a coprire l’arco temporale che va dalla fine dell’800 ai giorni attuali. Accanto ai volumi si trovano cassetti da aprire ed esplorare; cartoline con fotografie storiche; postazioni multimediali con suoni e immagini. In particolare i totem multimediali contengono le informazioni più importanti su alcuni temi trasversali rispetto ai singoli autori: dall’editoria per ragazzi ai caffè letterari, dalla scrittura consolare alla traduzione e alla letteratura come mestiere “altro”.

Da un punto di vista architettonico lo spazio rappresenta una sintesi tra libreria antiquaria, contemporanea e biblioteca; la parte grafica integra l’allestimento con citazioni e note esplicative; le finestre affacciate sulla città prevedono postazioni di ascolto con suoni e immagini.

Oltre agli audiolibri del progetto “LETSlisten. I nostri autori in audiolibro”, in futuro si potrà ascoltare la registrazione delle voci degli scrittori grazie alla collaborazione con Rai Fvg.

Un’altra sala ospita uno schermo cinematografico: è il “Cinematografo delle Storie”, che racconta Trieste e la letteratura attraverso il cinema, sia tramite lo sguardo dei registi che hanno scelto la città come set, sia tramite libri che si sono trasformati in film. Al suo interno si trova un omaggio a La coscienza di Zeno.

In un ulteriore spazio ha trovato posto il Museo Svevo, che riprende in parte l’allestimento della precedente sede. Ci sono l’armadio-libreria con incise le iniziali di Ettore Schmitz, lo storico violino, più in generale la ricostruzione di interno borghese per rappresentare la polarità incarnata da Svevo nell’oscillare tra la sua biografia personale e artistica. Lungo il perimetro della sala, il racconto della sua vita è intervallato da espositori con cartoline, documenti e manoscritti originali nonché dipinti (anche grazie alla collaborazione con il Museo Revoltella), supporti multimediali e contributi sonori. C’è inoltre annessa una più piccola stanza, dedicata alla psicanalisi, contenente il tipico lettino sdraiandosi sul quale si può fare esperienza di un colloquio sul rapporto tra Trieste e Freud grazie a una voce narrante registrata.

Il Museo LETS nei prossimi mesi completerà l’allestimento con ulteriori quattro ambienti: il rinnovato Museo Joyce, il nuovo spazio dedicato al poeta Umberto Saba, uno spazio di accoglienza chiamato “Edicola della Storia”, dove ricevere le nozioni di carattere più generale e propedeutico alla piena fruibilità del Museo, e infine un ulteriore spazio polifunzionale.

L’anteprima istituzionale ha visto la partecipazione delle autorità e della stampa: erano presenti l’assessore comunale alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia Maurizio De Blasio; il direttore del Servizio scuola, educazione, promozione turistica, culturale e sportiva Manuela Salvadei; Riccardo Cepach, Cristina Fenu e Susan Petri (curatori del Museo) in rappresentanza del Servizio comunale Musei e Biblioteche; l’architetto Lorenzo Greppi (che ha curato e progettato l’allestimento); una rappresentanza della ditta Fallani srl (che lo ha realizzato); il presidente del Teatro Politeama Rossetti, Francesco Granbassi; i professori dell’Università degli Studi di Trieste Paolo Quazzolo e Laura Pelaschiar.

 

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