Speleologia: convegno transfrontaliero a Gorizia

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In occasione della Capitale europea della cultura. Ad agosto spedizione del Seppenhofer in Montenegro per un nuovo studio

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GORIZIA – Anche la speleologia goriziana si prepara a celebrare la Capitale europea della cultura.

Il Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” aps ha infatti programmato una serie di iniziative scientifiche e di valorizzazione del territorio, che culmineranno proprio il prossimo anno con la partecipazione a un Convegno transfrontaliero di Speleologia che si terrà a Gorizia.

Per questo motivo il Seppenhofer sarà impegnato dal 14 al 23 agosto prossimi in una campagna speleologica sui monti del sud-est del Montenegro, non lontano dai confini con l’Albania, denominata: “Montenegro Speleo Expadition 2024”.

La spedizione, formata da un nutrito gruppo di speleologi goriziani, sarà coadiuvata anche da alcuni colleghi del Gruppo Speleologico Milano CAI-SEM e dello Speleo Club Orobico del CAI di Bergamo, nonché di due speleo dell’Alpenverein di Villaco, in Austria.

La zona presa in esame è del tutto inesplorata, soprattutto dal punto di vista speleologico: gli speleologi goriziani si prefiggono di riportare un dettagliato studio multidisciplinare sull’intera area in esame.

Tale studio rientra nelle iniziative che porteranno, il prossimo anno, a partecipare a una serie di convegni scientifici e appuntamenti transfrontalieri, appositamente dedicati, per celebrare Gorizia-Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025.

La spedizione goriziana gode già del patrocinio del Comune di Gorizia e del Lions Club Host di Gorizia nonché della collaborazione del Club per l’UNESCO di Gorizia e della Società Geografica Italiana.

L’area che sarà presa in esame è compresa tra i monti del Treskavac e il Trepatljkov do; un’area che il capospedizione Lorenzo Marini ha già potuto osservare in precedenti escursioni preliminari.

Durante la permanenza sui confini del Montenegro gli speleologi goriziani si prefiggono di fare un’accurata ricerca e rilevamento topografico delle eventuali nuove cavità scoperte e verrà fatta anche un’attività di ricognizione sul terreno per mappare in dettaglio il fenomeno carsico superficiale.

Contemporaneamente è prevista anche la raccolta di dati geologici sul campo e una ricca documentazione fotografica dell’ambiente al fine di identificare, una volta a casa, le morfologie prevalenti con l’aiuto di geologi esperti.

Saranno anche svolte ricerche sulla fauna ipogea e osservazioni sulla vegetazione tipica del luogo e sulle sue particolarità.

Attingendo all’esperienza fatta sul campo qui nella nostra regione, gli speleologi goriziani per la prima volta potranno raccogliere, nell’area in esplorazione, con le apposite apparecchiature a disposizione del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”, anche i dati fisici dell’aria e dei terreni esaminati: temperature, acidità, presenza di CO2 e soprattutto presenza del Radon e radioattività in grotta.

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