Riqualificazione Ater: a Trieste progetto pilota in Italia

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Gli edifici di via Boito saranno demoliti e ricostruiti puntando su nuove soluzioni tecnologiche e residenziali

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Gli edifici da ristrutturare

TRIESTE – L’area degli edifici Ater di via Boito si prepara a una completa riqualificazione.

Si tratta di uno degli interventi più importanti degli ultimi anni nell’ambito dell’edilizia sovvenzionata a Trieste, presentato questa mattina sul posto.

Le opere si inseriscono nel progetto Supershine, che, finanziato con i fondi Horizon Europe 2021-2027, si pone come obiettivo principale il rinnovamento energetico degli edifici ERP in tre distretti pilota in Europa.

L’are delle case Ater di via Boito

Per l’Italia, il sito pilota è stato individuato, appunto, nel complesso Ater di via Boito a Trieste. Grazie al ricorso di metodologie innovative, già sperimentate a livello europeo (NEB), l’intervento di riqualificazione, che prevede la demolizione e la ricostruzione di otto edifici, punterà su nuove soluzioni tecnologiche e residenziali all’insegna del risparmio energetico, della tutela dell’ambiente e, allo stesso tempo, della vivibilità degli spazi.

Nel dettaglio, gli obiettivi e gli impatti del progetto Supershine assisteranno e sosterranno la Commissione Europea nell’attuazione del Green Deal europeo.

“Oggi – ha dichiarato il presidente di Ater Trieste, Riccardo Novacco – via Boito rappresenta uno dei progetti più importanti che Ater Trieste si accinge ad avviare, in termini di contenuti, creatività, innovazione e partecipazione della comunità. Un progetto che rivolge un’attenzione particolare agli spazi verdi affinché siano usufruibili da tutti”.

“Si tratta – ha specificato – di una demolizione completa e successiva ricostruzione di 8 edifici di modesta qualità che non avrebbe senso rigenerare, considerando pure che sono stati edificati oltre settant’anni fa ai tempi del Governo militare alleato. Dagli attuali 120 alloggi di dimensioni minime, se ne otterrà un numero inferiore, 80 al massimo, ma in linea con le attuali esigenze familiari e dotati di tutti i confort abitativi”.

Il presidente Novacco illustra il progetto

“I posti auto pertinenziali – ha concluso Novacco – saranno posizionati al piano terra, evitando scavi che potrebbero non solo sconvolgere l’eco sistema, ma creare le ben note criticità legate all’abbandono di masserizie o diventare luogo di ritrovo per attività illecite, come già successo in altre zone periferiche della città”.

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