Nuovi preziosi volumi nella Biblioteca Coronini Cronberg

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Individuati a Gorizia grazie a un lavoro di catalogazione che ha interessato 1.740 volumi. Che a riservato numerose sorprese

Illustrazione tratta dal Manuale equitazione rinvenuto durante la catalogazione
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Illustrazione tratta dal Manuale di equitazione rinvenuto durante la catalogazione

GORIZIA – Si è concluso in questi giorni il lavoro di catalogazione nel Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN) di una seconda parte di 1.740 volumi appartenenti alla Biblioteca Storica Coronini Cronberg.

L’intervento, realizzato grazie al contributo concesso dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito dell’avviso pubblico per studi e ricerche storiche, è stato condotto dalla Cooperativa CAeB di Milano con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Gorizia, presso cui la Biblioteca Coronini è in deposito.

La Biblioteca Coronini Cronberg, che comprende oltre 21.000 volumi, si venne costituendo solo a partire dal secondo dopoguerra, assorbendo molti degli sforzi e delle risorse economiche del conte Guglielmo Coronini Cronberg, intenzionato a ricostituire la “bella, antica” biblioteca di famiglia andata distrutta durante la seconda guerra mondiale.

Sicuramente annoverabile tra le raccolte private più importanti della Regione, la Biblioteca Coronini comprende un pregevole fondo antico con manoscritti, incunaboli, cinquecentine ed edizioni del XVII e XVIII secolo, libri di contenuto storico e storico-artistico, raccolte di fonti edite riunite da Guglielmo Coronini per la preparazione della sua opera storica “Gorizia comitale”, testi scientifici provenienti dalla biblioteca di Carmen Coronini Cronberg (1885-1968), prima donna eletta professore ordinario di medicina all’Università di Vienna, collezioni di stampati e numerosi periodici d’interesse soprattutto locale. Si tratta di opere in varie lingue: ebraico, francese, inglese, italiano, olandese, serbo-croato, sloveno, tedesco, turco, ungherese.

La biblioteca dopo la morte del conte
La biblioteca dopo la morte del conte

La morte del conte

Nel 1991, dopo la morte del conte e l’istituzione della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, la biblioteca fu depositata, insieme all’Archivio Storico, presso l’Archivio di Stato di Gorizia, dove fu sottoposta a disinfestazione e a un primo intervento di schedatura preliminare di 2419 schede, di cui restava solo una stampata cartacea di 635 pagine consultabile presso l’Archivio di Stato, e  a una catalogazione inventariale short-title della parte restante del fondo, realizzata mediante l’applicativo Access.

Non era stato invece effettuato l’inserimento del fondo nel Sistema Bibliotecario Nazionale, quotidianamente consultato da milioni di utenti, precludendo la possibilità di scoprire, tramite la ricerca nel sistema, che nella Biblioteca Coronini sono presenti opere estremamente rare e di grande interesse.

La prima catalogazione

Un primo intervento di catalogazione, concluso nel 2022 e sempre finanziato da un contributo della Regione, ha consentito l’immissione nel sistema di 1.898 esemplari compresi nel vecchio inventario cartaceo, tra cui una raccolta di Storia Patria con una poderosa sezione di testi di storia locale tra cui molte edizioni relative alla storia del Friuli, di Gorizia, delle Tre Venezie, della Carniola e della Carinzia.

Tra queste, si segnala come una delle opere più interessanti, una rara edizione completa della Gazzetta Goriziana”, pubblicata dal tipografo Valerio de’ Valerj dal 1774 al 1776, primo giornale settimanale apparso nei territori dell’attuale Friuli Venezia Giulia.

L’intervento attuale

Il secondo intervento, appena terminato, ha riguardato soprattutto la sezione di libri antichi, tra cui dieci incunaboli (ossia le rare edizioni precedenti il 1500), cinquecentine e seicentine.

Tra le opere di maggior pregio si segnalano opere illustrate come L’instruction du roy, en l’exercice de monter a cheval di Antoine De Pluvinel, un manuale di equitazione dedicato al re di Francia Luigi XIII con illustrazioni calcografiche di Crispin de Passe, un’edizione bilingue francese/tedesco del 1670 di cui in Italia solo la Biblioteca nazionale di Firenze possiede un altro esemplare.

Illustrazione all'interno del Manuale di equitazione
Illustrazione all’interno del Manuale di equitazione

Il lavoro non ha mancato infine di offrire qualche sorpresa, come l’individuazione di un raro incunabolo non censito finora in alcuna biblioteca italiana, le Castigationes Plinij Hermolai Barbari del patrizio veneziano Ermolao Barbaro.

L’auspicio della Fondazione Coronini è che si possa proseguire il lavoro di catalogazione rendendo accessibile al pubblico l’intera raccolta libraria.

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