Nuove sonde robotiche per l’esplorazione del colon

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Acquistate da ASUGI grazie alla raccolta fondi promossa da LILT di Trieste. Estremamente flessibili per una procedura indolore senza sedazione

La conferenza stampa di presentazione delle sonde
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La conferenza stampa di presentazione delle sonde

TRIESTE Si è tenuta oggi la conferenza stampa per la raccolta fondi promossa da LILT Trieste – con il sostegno della LILT nazionale nell’ambito del programma Charity di Barcolana 2022 – grazie alla quale ASUGI (Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina) ancora una volta si pone all’avanguardia dell’offerta tecnologica in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva con l’acquisizione di innovative sonde robotiche per l’esplorazione del colon.

Alla raccolta, oltre a tanti privati cittadini che hanno effettuato donazioni individuali, hanno contribuito fattivamente il Soroptimist Club di Trieste e la Pallanuoto Trieste, attraverso il torneo amatoriale “Tutti pazzi per la pallanuoto“.

Tecnologia di invenzione e produzione italiana, la colonscopia robotica è un esame innovativo che, al pari della colonscopia tradizionale, consente l’esplorazione del grosso intestino con finalità diagnostiche ed operative ma con una metodica che mantiene i vantaggi ma supera i limiti dell’esame convenzionale.

La nuova strumentazione
La nuova strumentazione

Si tratta di un sistema computerizzato che utilizza una sonda monouso (E-worm) estremamente flessibile che si muove allungandosi ed accorciandosi, stessa stregua di un bruco, all’interno del colon e adattandosi senza traumi alle sue curve senza trazioni né spinte, annullando il rischio di complicanze e riducendo al minimo il disagio del paziente.

La procedura è indolore e non necessita di sedazione, né di un accompagnatore o del differimento della ripresa delle attività del paziente. I movimenti e la progressione della sonda all’interno del colon vengono gestiti dall’endoscopista tramite una unità di comando esterna (joystick).

La colonscopia robotica ha la stessa affidabilità diagnostica di quella convenzionale in quanto consente la visualizzazione in alta definizione della mucosa, l’esecuzione di prelievi bioptici e l’asportazione di piccoli polipi. In questo ambito condivide il valore fondamentale della colonscopia legato ai programmi di screening per la diagnosi precoce delle neoplasie del colon retto e per la rimozione dei polipi che ne sono i precursori.

Questa tecnologia non sostituisce la colonscopia tradizionale ma costituisce una integrazione per migliorare l’adesione al programma di screening regionale, per evitare il ricorso all’anestesia nei pazienti difficili o con precedenti esplorazioni incomplete del colon.

“L’innovazione tecnologica è molto importante sia per i nostri professionisti che per i nostri pazienti. Un sentito ringraziamento alla LILT Trieste per aver promosso questa importante iniziativa. Queste iniziative fanno capire come vi sia un grande riconoscimento delle eccellenze e dei risultati che possono essere raggiunti attraverso nuove strumentazioni. Questo è un altro passo importante verso il percorso di umanizzazione delle cure”, commenta il direttore generale ASUGI, Antonio Poggiana.

“Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno donato, permettendo di acquisire questa nuova strumentazione. Ancora una volta la buona riuscita di queste iniziative è espressione della forte vicinanza che i cittadini hanno verso la sanità pubblica. Un sentito ringraziamento anche ai professionisti della Gastroenterologia di ASUGI che hanno supportato LILT Trieste nella scelta di acquisire il nuovo strumento e che si faranno carico di utilizzare al meglio questa nuova tecnologia, che pur essendo congeniata in maniera semplice richiede molto studio per utilizzarla al meglio, anche nei casi dei soggetti più fragili”, conclude Sandra Dudine, presidente della LILT Trieste.

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