L’omaggio di Mariano a Franco Sartori

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Margherita Reguitti

17 Novembre 2023
Reading Time: 3 minutes

Conclusa con successo la personale del maestro ebanista, e non solo

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MARIANO DEL FRIULI – Si è conclusa nei giorni scorsi “OMAGGIE…ALTRO” la personale del maestro ebanista, e non solo, Franco Sartori.

Un’esposizione che è stata un riconoscimento della comunità a un cittadino dal percorso importante. Ma anche un significativo passaggio di testimone in competenze diverse fra generazioni. Alla vernice infatti è stato introdotto e presentato dalla nipote Arianna, recentemente e brillantemente laureata in discipline artistiche all’Università di Venezia.

OMAGGIE…ALTRO” si articola in tre sezioni: scultura in legno e ytong, bassorilievo e mosaico in ligneo, un materiale con il quale l’autore ha un rapporto longevo e di grande confidenza nella capacità di plasmarlo e trasformarlo in bellezza

Diplomandosi all’Istituto d’Arte di Gorizia nel 1961 Franco Sartori ha lavorando in bottega a Mariano del Friuli dove ha imparato tutti i segreti del legno.

“La sua passione è talmente profonda e intensa – ricorda Arianna – che ha scelto di fare l’insegnante per tramandare queste sue grande maestria e conoscenze, sia in Friuli, sia all’estero alle dipendenze del Ministero per gli Affari Esteri, in progetti formativi per i paesi in via di sviluppo. Oggi insegna mosaico e tarsia in legno presso l’Università della Terza Età di Cormons.

Arianna ha ricordato: “Qualche settimana eravamo seduti al tavolo in giardino, sotto gli alberi, come facciamo sempre. Mi ha raccontato che, qualche anno fa, ha visitato la scuola di mosaico a Spilimbergo e là ha avuto “l’illuminazione”, ricordando i bellissimi mosaici che aveva visto in Tunisia.

Da quel momento in poi ha iniziato a dedicarsi assiduamente e appassionatamente al mosaico in legno, liberando la sua creatività e fantasia. La sua mente è sempre all’opera, non c’è un momento in cui non elabora e pensa a nuovi capolavori e opere d’arte. E come dice la nonna è sempre all’opera, incapace di stare fermo. Penso che il nonno, per le sue esperienze e la sua creatività, sia una grande persona e artista”.

I suoi sono lavori sono un omaggio ai grandi maestri, secondo il percorso che segue:

Mosaico in legno

Opere ispirate ai mosaici pavimentali della Basilica di San Marco a Venezia, della Basilica di Grado e della Basilica di Aquileia realizzate con tessere in legno e truciolare dipinto con tonalità accese. Un processo lavorativo lungo e complesso visto che il legno ha toni e intensità diversi.

I soggetti sono paesaggi, nature morte e composizioni geometriche, alcune delle quali ispirate ad artisti come Vasilij Kandinskij e Carla Accardi.

Bassorilievo

Opere raffiguranti Mariano del Friuli e Corona, il suonatore di cornamusa tratto dal dipinto “Danza di contadini” di Pieter Bruegel il Vecchio, da Vincent Van Gogh “Il seminatore”. da di Annibale Carracci il “Mangiafagioli” e dal francese Jean-Francois Millet le “Spigolatrici”. Infine “Guernica” di Pablo Picasso magistralmente reso nei volumi a creare una profondità di piani attraverso un uso sapiente del legno e del colore.

Scultura

I materiali scelti sono legno e ytong, quest’ultimo materiale molto fragile e polveroso con il quale sono state scolpite opere omaggio a Amedeo Modigliani. L’autore ha realizzato puoi lavori alla Botero ma anche soggetti naturali tra cui coralli, foglie e una meravigliosa Madonna con bambino.

Di grande pathos il Cristo in croce realizzato in filo metallico e in carta da giornale successivamente bruciata, per lasciare la sagoma del Cristo, risaltante per la colorazione nera, macchie rosse sullo sfondo bianco.

 

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