Hounsing sociale nel complesso ex Locchi – Stella Matutina

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Saranno realizzate a Gorizia 30 unità abitative destinate alle fasce vulnerabili della popolazione. Coinvolti Comune, Regione e Università di Udine

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Da sinistra l’assessore regionale Amirante e la vicesindaca Gatta

GORIZIA – Via libera dalla giunta comunale alla presentazione da parte dell’Università di Udine di una proposta di variante urbanistica volta alla riclassificazione del complesso Ex Locchi-Stella Matutina.

L’obiettivo è la riqualificazione urbana delle due aree, attualmente dismesse e sottoutilizzate, tramite l’Housing Sociale, ovvero la creazione di alloggi destinati a fasce vulnerabili della popolazione, rispondendo così anche alle esigenze di solidarietà sociale e di inclusione abitativa.

“Ringrazio la Regione per l’interessamento dimostrato, in quanto si tratta di una zona sottoutilizzata ma molto frequentata da giovani e sportivi, in una posizione strategica della città”, afferma il vicesindaca Chiara Gatta.

“Si tratta di un progetto importante, che risponde alla crescente domanda di soluzioni abitative da parte della cosiddetta ‘fascia grigia’ della popolazione, ovvero coloro che non rientrano nelle categorie sociali a cui è dedicata l’edilizia sovvenzionata e, al contempo, non riescono a rientrare nei canoni propri del mercato immobiliare”, spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante.

L’Università degli Studi di Udine è proprietaria dei due siti di via Nizza, originariamente acquisiti per la realizzazione di insediamenti universitari, nell’ambito di un piano di sviluppo ormai superato.

La richiesta rivolta al Comune riguarda in modo particolare l’area ex Locchi, per valorizzare un sito centrale e particolarmente importante.

Proseguono nel frattempo i lavori di messa in sicurezza del complesso ex Stella Matutina, con il contributo assegnato alla Sovraintendenza e con la gestione dei lavori svolta dall’Università di Udine.

Sullo stabile stanno lavorando insieme Comune, Regione e Università per individuare una utile destinazione d’uso.

Recentemente l’ateneo ha avviato interlocuzioni con il FIA (Fondo d’Investimento Alternativo) Fondo Housing Sociale FVG, che ha manifestato interesse per l’acquisizione dell’area, subordinato al completamento dell’iter amministrativo e autorizzativo e alla concessione del permesso di costruire per la realizzazione di un intervento residenziale di Housing Sociale.

Una proposta che risponde alla crescente domanda di soluzioni abitative per le fasce più vulnerabili della popolazione, quali anziani, giovani coppie, studenti fuori sede e nuclei familiari con minori, in possesso dei requisiti economici e sociali stabiliti dalla normativa vigente.

Si tratta della realizzazione di 30 unità abitative, suddivise in tre tipologie, con spazi comuni di socializzazione e aree verdi attrezzate con lo scopo di riqualificare urbanisticamente il sito.

Le attuali destinazioni urbanistiche delle aree interessate (servizi per l’istruzione) non sono compatibili con il progetto di Housing Sociale, che richiede una destinazione urbanistica tipicamente residenziale.

Pertanto, è necessario procedere con una variante urbanistica al PRG per il cambio di destinazione d’uso, che permetta l’attuazione dell’intervento nel rispetto delle normative vigenti.

In seguito alla presentazione della proposta di variante, l’amministrazione ha annunciato che si impegnerà a sottoporre la medesima all’attenzione del Consiglio comunale per l’adozione e approvazione.

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