Giornate FAI di Primavera: 20 aperture straordinarie in FVG

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Dal Parco Basaglia a Gorizia all’itinerario di Pasolini a Cervignano, ma anche Pordenone, Cividale, Trieste e Tolmezzo. Ecco tutti i luoghi da poter visitare

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Chiesetta nel Parco Basaglia di Gorizia

Chiesetta nel Parco Basaglia di Gorizia

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano, per la trentaduesima edizione, le Giornate FAI di Primavera, evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno, in primavera, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dalle Delegazioni e dai Gruppi FAI diffusi e attivi in tutta Italia.

In Friuli Venezia Giulia sono state coinvolte 8 località per far scoprire 20 aperture peculiari per caratteristiche storiche, artistiche e naturali, solitamente inaccessibili o poco conosciute. In alcuni casi sono stati organizzati degli eventi speciali o previste aperture riservate agli iscritti FAI.

Pordenone

La Delegazione FAI di Pordenone svela i segreti del centro storico della Urbs Picta in un percorso che parte dalle tracce trecentesche della città per giungere alle espressioni artistiche più recenti attraverso sei luoghi.
Si parte dall’Antico Ospitale dei Battuti: questo bene, che conserva negli affreschi le tracce dell’antico Ospitale dei Battuti di Pordenone, è stato recentemente donato al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano tramite lascito testamentario da parte della signora Marilena Busato, vedova De Luca.

Il percorso prosegue con l’edificio simbolo della città: il palazzo del Municipio (Corso Vittorio Emanuele II). Risalente al XIII secolo, nel corso del tempo ha subito diverse modifiche sia strutturali che di destinazione d’uso; oggi si distingue per la sua loggia con gli archi a sesto acuto, l’accesso con il Leone di San Marco, il balcone per i proclami e l’orologio astronomico-lunare, di recente oggetto di un’importante pulizia che lo ha riportato al suo antico splendore.

Municipio di Pordenone (ph. Luca Laureati)
Municipio di Pordenone (ph. Luca Laureati)

Passeggiando in Corso Vittorio Emanuele, si potranno poi ammirare per la prima volta in assoluto gli affreschi di altri due palazzi del centro storico di Pordenone. Il primo è Palazzo Spelladi (Corso Vittorio Emanuele II, 56E), che conserva due pareti di affreschi cinquecenteschi e un soffitto a cassettoni finemente decorato. Il secondo è Palazzo Mantica-Cattaneo (Corso Vittorio Emanuele II, 54), il cui ingresso sarà a numero chiuso e riservato solo agli iscritti FAI. Qui sono conservati mirabili affreschi, alcuni attribuiti a Pomponio Amalteo e una stanza con uno splendido soffitto a cassettoni decorato con segni zodiacali che riprendono i decori dell’orologio della Loggia del Municipio, dove si dice abbia alloggiato anche Napoleone Bonaparte.

I visitatori potranno infine lasciarsi incantare dallo stile anni ‘30 di Villa Baschiera-Tallon (via G. Oberdan, 19). Dall’originale ingresso si attraversano diversi ambienti fino ad arrivare alla Sala della Musica, dove è conservato il pianoforte a coda della signora Pia Baschiera-Tallon, che in vita fu una stimata insegnante dello strumento. Il suo lascito è stato destinato alla costituzione della Fondazione Pia Baschiera-Arrigo Tallon, finalizzata al sostegno dei giovani musicisti e alla promozione di attività per anziani del territorio. Durante le visite giovani musicisti si alterneranno nell’esecuzione di brani musicali.

Uscendo dalla città è possibile visitare la Centrale Idroelettrica di Ponte Giulio a Montereale Valcellina.

Tolmezzo

I volontari della Delegazione FAI di Udine apriranno le porte del Museo Carnico di Tolmezzo nel seicentesco Palazzo Campeis (in via della Vittoria, 2) per un approfondimento sulla vita del suo fondatore Michele Gortani (1883-1966) che ha iniziato nel 1920 a raccogliere e conservare il patrimonio di storia, arte e memoria del popolo carnico, seppur impegnato come scienziato, deputato e poi senatore.

Museo Gortani a Tolmezzo
Museo Gortani a Tolmezzo

Cividale del Friuli

Il Gruppo FAI di Cividale del Friuli porta alla scoperta del territorio di Gagliano, puntando su un originale binomio di storia e natura, con due siti distanti circa 500 metri uno dall’altro.

Si inizia con Casa Dominicale Spezzotti – Stroppolatini (Strada di Prepotto, 21): dimora di campagna, solitamente chiusa al pubblico, situata sulla sommità di una piccola altura che offre un panorama a 360° sulla pianura e le montagne friulane.

L’altra visita riguarda Azienda agricola biologica L’Asan e la Mussa (Strada di Prepotto, 32), immersa tra vigneti, oliveti, campi e boschetti, dove Alessia (friulana) e Matteo (mantovano) dal 2016 si dedicano all’allevamento di asine e capre per la produzione di latte e formaggi.

Nella fattoria possono ammirare i 110 esemplari di capra di Saanen, dal manto candido, e circa una trentina di asine ragusane, dal manto scuro, muso grigio e grandi occhi incorniciati di bianco. Ristrutturando la vecchia stalla precedentemente adibita a mungitura e conservazione del latte di mucca, la coppia ha creato una sana realtà che rispetta l’ambiente che la circonda e che rimanda alla tradizione casearia cividalese. Propongono inoltre il latte di asina, da sempre conosciuto per le sue proprietà benefiche. Visita consigliata in particolare alle famiglie con bambini.

Cervignano del Friuli

Il Gruppo FAI di Palmanova propone a Cervignano un percorso dedicato al pittore e saggista Giuseppe Zigaina, nel centenario della sua nascita e in collaborazione con il progetto “Zigaina 100/Anatomia di una immagine” che gode del patrocinio del FAI Friuli Venezia Giulia.

Giuseppe Zigaina (ph. Mauro Paviotti)
Giuseppe Zigaina (ph. Mauro Paviotti)

Si inizia con la sua casa-studio (in via Biavi, 1), solitamente chiusa al pubblico, che rappresenta il carattere e l’alto profilo culturale del proprietario. La visita riguarderà gli esterni del complesso, la casa con annesso studio e archivio, e la foresteria che consente la visita intera dell’interno.

La seconda visita riguarda la Sala Consiliare del Municipio (piazza Indipendenza, 1) dove sono conservate alcune opere di Giuseppe Zigaina realizzate con tecnica calcografica in acquaforte. Nella sala sono ospitate sei grafiche, solitamente non visibili, realizzate con la tecnica dell’acquaforte presso la stamperia A/S Albicocco e Santini di Udine, che era stata aperta in occasione delle scorse Giornate FAI di Primavera. Si tratta di grandi formati, inusuali per la tecnica calcografica in acquaforte.

Gorizia

La Delegazione FAI di Gorizia, in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia (1924-1980), invita alla scoperta del Parco Basaglia (via Vittorio Veneto, 174), il luogo da cui lo psichiatra veneto avviò il percorso rivoluzionario che avrebbe cambiato per sempre l’approccio alla persona e alla malattia mentale.

Nell’itinerario Voci dal mezzomondo, gli Apprendisti Ciceroni condurranno attraverso i corridoi dell’ex palazzina “D Donne” dell’ex Ospedale Psichiatrico Provinciale, oggi sede scolastica, dove erano internate le donne “tranquille” che potevano lavorare nei locali di servizio della struttura. Qui si ripercorrerà la storia dell’ex istituto nosocomiale attraverso le voci delle persone che erano rinchiuse nei diversi padiglioni. Visite in italiano a cura di Apprendisti Ciceroni dell’ISIS BEM Gradisca d’Isonzo – sezioni Brignoli e Marconi e Indirizzo tecnico economico settore turismo ISIS Pertini, in sloveno a cura degli della sezione turismo dell’ISIS Žiga Zois di Gorizia.

L’itinerario “L’architettura si trasforma: dal manicomio al Parco Basaglia, a cura dei volontari e dell’arch. Martina Di Prisco, offre una panoramica storica delle trasformazioni architettoniche avvenute all’interno del Parco, con particolare attenzione al significativo lavoro di restauro del padiglione H, ora Centro di Salute Mentale, come esempio tangibile di come la memoria storica si fonde con l’aspetto terapeutico.

La Palazzina B Donne – reparto agitate è l’unico edificio del comprensorio dell’ex Ospedale Psichiatrico Provinciale a non essere stato oggetto di ristrutturazioni, e per questo oggi presenta serie criticità strutturali interne. La struttura era deputata ad accogliere le donne che presentavano maggiori problematiche comportamentali: nelle “stanze di contenzione” le pazienti venivano rinchiuse per lunghi periodi, spesso legate al letto. Il percorso proposto intorno all’edificio racconterà le vicissitudini delle internate.

Trieste

Il Gruppo FAI Giovani di Trieste ripropone, nell’anno del suo centenario, la visita alla Sede centrale dell’Università degli Studi di Trieste e Pinacoteca del Rettorato (piazzale Europa, 1). Muovendosi tra gli spazi esterni e quelli interni, i partecipanti scoprono l’edificio principale costruito a forma di “H” al cui interno si trovano il magnifico scalone d’onore dell’atrio e l’Aula Magna dove è possibile ammirare, appese al soffitto, le numerose lampade a forma di favo d’api e l’enorme rosone realizzato da Marcello Mascherini.

Il percorso continua con la visita alla mostra “I miei pùpoli: Gaetano Kanizsa scienziato e artista”, un omaggio allo studioso e al patrimonio artistico-documentale dell’ateneo e del territorio; e alla Pinacoteca, ospitata nel Rettorato, che conserva le 37 opere acquisite a seguito dell’Esposizione Nazionale di Pittura italiana contemporanea tenutasi nell’Aula Magna dell’Università nel dicembre 1953 e che sono testimonianza delle diverse tendenze pittoriche italiane.

La Delegazione di Trieste porta i visitatori alla scoperta del cosmo. L’Osservatorio Astronomico (Castello Basevi, Via G.B. Tiepolo 11) è una delle 17 strutture di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). La sede è dal 1898 al Castello Basevi (progettato dall’arch. Geiringer), quando la zona in cui sorgeva l’edificio era ancora un’area suburbana. Durante la visita si ha la possibilità di scoprire anche l’adiacente Villa Bazzoni che ospita il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Trieste.

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