La leggenda nera di Maria Montessori

La grande pedagogista italiana fra modernismo, fascismo e teosofia. Conferenza tematica a Trieste

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Montessori

È in programma martedì 19 marzo alle 18, il quarto incontro della rassegna di conferenze “del terzo martedì del mese” promossa dalla Società internazionale di divulgazione Manlio Cecovini e diventata ormai un appuntamento fisso del panorama culturale di Trieste che coinvolge affermati studiosi di caratura nazionale e internazionale.

I protagonisti

All’Antico Caffè San Marco Andrea Dessardo, docente di Storia della pedagogia e di Letteratura per l’infanzia all’Università Europea di Roma, approfondirà la figura di Maria Montessori e i suoi rapporti con la teosofia.

La riscoperta della pedagogia di Maria Montessori (1870-1952), diffusa e celebrata in tutto il mondo almeno dal 1916, è avvenuta in Italia – paese che lasciò nel 1934 in polemica col fascismo, dopo un’iniziale fase di collaborazione – con un certo ritardo, che si deve soprattutto ad alcune riserve espresse nei suoi confronti da parte del mondo cattolico nel secondo dopoguerra.

La proposta educativa della pedagogista marchigiana era infatti accusata di essere stata troppo influenzata non solo dal clima positivista nel quale si era formata come medico, ma anche da figure eminenti della massoneria, tra cui il sindaco di Roma Ernesto Nathan, che l’aiutarono nei primi anni.

La storia

Ma ciò che più rese problematica la sua recezione in Italia, responsabile addirittura di una “leggenda nera” fiorita attorno a lei, furono le sue frequentazioni con la teosofia, conosciuta in India negli anni della Seconda Guerra Mondiale, e dalla quale avrebbe tratto alcune intuizioni per le sue ultime opere, tra cui il concetto chiave di “educazione cosmica”.

Il programma della conferenza prevede il benvenuto e l’apertura dei lavori da parte di Giuseppe Antonione, presidente della “Società internazionale di divulgazione Manlio Cecovini per gli studi storici sociali ed etici”; a seguire la relazione di Andrea Dessardo che verrà accompagnato da Luca G. Manenti, direttore scientifico dell’Associazione e dottore di ricerca in Storia contemporanea all’Università degli Studi di Trieste.

Manenti è autore di diverse opere e recentemente ha pubblicato “La massoneria italiana. Dalle origini al nuovo millennio” (Carocci, Roma, 2024), volume che ripercorre le vicende della massoneria italiana dal Sette al Novecento e che verrà presentato venerdì 15 marzo, alle ore 17.30 nella Libreria Lovat Trieste (Viale 20 Settembre, 20).

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Data

19 Mar 2024
Scadenza

Ora

18:00

Luogo

Antico Caffè San Marco, Trieste
Categorie

Comune

Trieste
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