Burlo: accolti due minori da zone di guerra

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I piccoli pazienti – di 1 e 4 anni – non sembrano destare particolari preoccupazioni. Il direttore Dorbolò: “Diamo risposte alla popolazione pediatrica anche fuori dei confini nazionali”

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TRIESTE – Con un volo proveniente da Il Cairo organizzato dalla Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario – CROSS di Torino, sono atterrati ieri all’aeroporto di Bologna due minori provenienti da zone attualmente interessate da conflitti bellici.

Si tratta di due bambini, 1 anno di età il primo e 4 anni il secondo, che sono stati accolti dall’IRCSS Burlo Garofolo con un trasporto organizzato da SORES.

I due piccoli pazienti, che hanno accanto a sé la presenza di accompagnatori, sono arrivati a Trieste in serata e sono stati visitati dai sanitari del Burlo per una valutazione delle loro condizioni generali che, in ogni caso, non sembrano destare particolari preoccupazioni.

“Il nostro sistema salute – ha dichiarato l’assessore regionale alla salute, Riccardo Riccardi – presenta eccellenze, il Burlo è fra queste, riconosciute a livello nazionale e internazionale. Abbiamo messo a disposizione la competenza dei nostri professionisti e delle nostre strutture sanitarie per rendere possibili le cure necessarie a questi piccoli pazienti. Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a questa operazione per la professionalità e la discrezione mostrata”.

Il direttore generale del Burlo Garofalo, Stefano Dorbolò, ha invece ricordato che “l’ospedale annovera tra i suoi valori fondanti la promozione della cultura dell’accoglienza e il superamento delle barriere condizionanti l’accesso alle cure. Con il necessario supporto e la guida delle autorità competenti, tutto il nostro impegno va a sviluppare queste forme di collaborazione internazionale, dal momento che siamo un ospedale al centro dell’Europa con delle equipe di professionisti in grado di dare una qualificata risposta di salute ai bisogni di una popolazione pediatrica anche fuori dei confini nazionali”.

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