Aquileia riabbraccia la chiesetta di Sant’Antonio

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Conclusi i lavori al tetto. Entro fine anno il secondo lotto di interventi per il restauro degli affreschi interni. Sarà aperta ai fedeli ogni giovedì mattina

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La celebrazione nel giorno di Sant’Antonio

AQUILEIA – Ritorna ai fedeli chiesetta di Sant’Antonio da Padova ad Aquileia.

L’occasione è stata la messa officiata da monsignor Mirko Franetovich assieme a don Paul Kochutara, proprio nel giorno in cui si ricorda e festeggia il santo, al secolo Fernando Martins de Bulhões, noto in Portogallo come Antonio da Lisbona.

Alla funzione religiosa, con la chiesa gremita e i fedeli anche all’esterno dell’edificio sacro, era presente anche il sindaco Emanuele Zorino.

La celebrazione è stata accompagnata dal coro parrocchiale con all’organo Gianluigi Maras.

Al termine Daniele Pasini, collaboratore del parroco, che segue i lavori degli edifici parrocchiali, ha spiegato le vicissitudini della chiesa da quando, nel 2013, un fulmine l’aveva colpita provocando danni ingenti.

Grossi fori facevano filtrare l’acqua piovana dal tetto, danneggiando di conseguenza gli affreschi della cupola. Ora il tetto è stato risistemato, messo in sicurezza posizionando un moderno parafulmine, grazie all’intervento fattivo della Sovrintendenza alle Belle Arti del FVG.

Inoltre è stata eseguita la manutenzione e la pulizia delle pareti e delle statue esterne, molto degradate.

Il tutto si è potuto realizzare grazie all’intervento e all’interessamento della parrocchia, dell’Arcidiocesi, dell’amministrazione comunale, della Cassa Rurale del Friuli Venezia Giulia Filiale di Aquileia e di offerte di alcuni privati cittadini. Prossimamente inizierà un nuovo intervento di restauro, grazie a un bando di finanziamento promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

La chiesa di Sant’Antonio da Padova ad Aquileia

I nuovi interventi

Il bando, sostenuto dall’assessore Mario Anzil, è rivolto a enti locali ed ecclesiastici per progetti di recupero, conservazione, valorizzazione e salvaguardia degli affreschi. Questo nuovo lotto di lavori, che dovrebbe iniziare a fine anno, prevede il restauro degli affreschi interni.

La chiesetta, pur risalente nella sua veste architettonica attuale alla fine del XVII secolo (1697), vanta origini ancora più antiche e rappresenta un chiaro esempio di interesse artistico. Proprio per il suo valore storico e culturale, l’edificio è sotto la tutela dei beni architettonici.

Monsignor Franetovich ha infine espresso gratitudine a tutti i volontari che hanno ripulito la chiesa per il giorno della festa, coloro che hanno donato i fiori e preparato il momento conviviale.

Il parroco ha inoltre annunciato che nei mesi di luglio, agosto e settembre, ogni giovedì dalle 8 alle 12 ci sarà nella chiesetta l’adorazione eucaristica per le vocazioni sacerdotali, religiose e per la pace.

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