Nel pomeriggio del 16 dicembre scorso, personale del Commissariato Distaccato di Pubblica Sicurezza di Monfalcone ha effettuato una perquisizione in un appartamento del centro cittadino, nei pressi del quale era stato notato un insolito via vai di giovani noti alle forze di polizia per reati inerenti agli stupefacenti.
All’arrivo della Polizia, G.A. ventisettenne, nato a Trieste, pregiudicato, attualmente in attesa di occupazione, si è rifiutato di aprire l’uscio di casa, per poi cercare di fuggire da una finestra; tentativo andato a vuoto poiché, una volta forzata la porta d’ingresso, gli agenti sono riusciti a bloccarlo sul cornicione dal quale stava per raggiungere il giardino condominiale.
Riportato all’interno dell’appartamento, l’uomo ha opposto una violenta resistenza minacciando gli operatori e sferrando calci e pugni finché è stato ammanettato e dichiarato in arresto.
All’esito del primo sopralluogo, nel cortile posto sotto la finestra dell’appartamento sono stati rinvenuti alcuni involucri contenenti notevoli quantitativi di marijuana e un bilancino di precisione; la perquisizione all’appartamento ha poi permesso di rinvenire e sequestrare, nascosti anche nel frigorifero, quantitativi di droga di vario tipo e una grossa somma di denaro.
Nello specifico, si tratta di un totale di oltre 3 kg di cannabinoidi (di cui 2 kg di marijuana e 1 kg di hashish), 230 g di cocaina e una somma di circa 21.000 euro in banconote di vario taglio, nonché diversi strumenti per la pesatura, il taglio e il confezionamento delle singole dosi da cedere. Inoltre sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro tre ordigni pirotecnici di grosse dimensioni, di vietata detenzione, sui quali sono in corso accertamenti per stabilirne la provenienza e la pericolosità.
Al termine delle operazioni di rito, G.A. è stato associato presso la Casa Circondariale Angiolo Bigazzi di Gorizia; venerdì scorso il G.I.P. del Tribunale di Gorizia ha convalidato l’arresto disponendo il provvedimento della custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo.
Si tratta di uno dei più ingenti sequestri di sostanze stupefacenti effettuato nel mandamento monfalconese; la “vendita” delle singole dosi delle droghe rinvenute (hashish, marijuana e cocaina) avrebbe fruttato almeno 50.000 euro agli spacciatori.
Sono in corso mirate indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Gorizia, Ilaria Iozzi, tese a risalire alla provenienza degli stupefacenti e a individuare tutti i soggetti coinvolti.
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