Trieste, un’altra casa per le famiglie dei pazienti del Burlo

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redazione

10 Settembre 2020
Reading Time: 5 minutes

In via della Sorgente

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È arrivata al termine la ristrutturazione dell’abitazione in via della Sorgente 7 a Trieste, che diventa la quarta casa che A.B.C. – Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus mette a disposizione gratuitamente delle famiglie dei piccoli ricoverati all’IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo a Trieste.

L’inaugurazione si è tenuta oggi all’interno della sede triestina di Confindustria Alto Adriatico per assicurare il rispetto della normativa vigente ai partecipanti, che – grazie alle moderne tecnologie – hanno avuto comunque la possibilità di effettuare una visita virtuale dell’immobile e rendersi conto in maniera tangibile dell’entità dei lavori svolti considerata anche la situazione contingente.

Alla presenza delle autorità – il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alla Salute Riccardo Riccardi,  il sindaco Roberto Dipiazza e l’assessore al Sociale del Comune di Trieste Carlo Grilli – e delle principali realtà sostenitrici delle progettualità di A.B.C., la direttrice Giusy Battain ha ripercorso la storia dell’Associazione e dei lavori di questa quarta casa e ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile questo traguardo confermando come la responsabilità sociale d’impresa sia diventato un elemento centrale delle realtà del territorio, che con il loro impegno sostengono la comunità e creano un circolo virtuoso che ha ricadute positive su tutta la comunità.

L’azione di A.B.C. – Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus attraverso il progetto “Sentirsi a casa” permette di sgravare i genitori da un impegno non solo economico e organizzativo, ma soprattutto emotivo, dando loro ospitalità gratuita nelle “Case A.B.C.” che sono pensate per essere uno spazio sereno in cui trascorrere il periodo del ricovero dei loro bambini, un luogo in cui sentirsi accuditi e sostenuti per potersi ricaricare.

Questa quarta abitazione permetterà all’Associazione di rispondere ai bisogni di ospitalità di ulteriori 30 famiglie – in aggiunta alle 70 che già sostiene grazie agli altri tre alloggi a Trieste (in via del Toro aperta nel 2006, via dell’Istria aperta nel 2007 e via Tiepolo aperta nel 2017) per un totale di 120 accoglienze annuali – provenienti da tutta Italia e che si rivolgono a essa perché i loro piccoli, nati con patologie malformative, devono affrontare complessi e lunghi percorsi chirurgici all’interno dell’IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo.

La struttura è stata donata all’associazione da un signora triestina, grazie a un lascito solidale, mentre per gli interventi strutturali e di arredo sono intervenute diverse realtà economiche, istituzioni ed enti del Triveneto – che non hanno esitato a sostenere questo progetto e fare rete anche in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo – insieme a numerosi donatori privati, a cui si aggiunge il ricavato proveniente dalla raccolta fondi dell’edizione 2019/2020 della campagna “Offri un caffè buonissimo” realizzata per il secondo anno consecutivo e che ha visto la mobilitazione di oltre 180 esercizi pubblici della nostra città.

Sono 14 le realtà che, insieme, hanno permesso la ristrutturazione della “Quarta Casa A.B.C.”: alcune sono sostenitrici dei progetti dell’Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo già da diversi anni, mentre altre hanno scelto di sposare questo progetto proprio per iniziare la collaborazione; tutte sentono forte il legame con i valori di accoglienza, supporto e solidarietà.

Eccole elencate in ordine alfabetico: AcegasApsAmga,  Aidda FVG, Barazza srl, Calligaris e Ditre, Crédit Agricole Friuladria, Formindustria, Fondazione Banca d’Italia, Fondazione Benefica Alberto e Kathleen Casali,  – Fondazione CRTrieste, New Eco, Solidarietà Trieste, U-Blox, Wärtsilä Italia e Zinelli&Perizzi. Una menzione particolare va al progetto “Offri un caffè buonissimo” che vede rinnovata la collaborazione con Fipe Trieste, Confcommercio Trieste, Federalberghi Trieste e Associazione Caffè Trieste oltre a RadioAttività e Radio Punto Zero come media partner, e al supporto dato da Confindustria Alto Adriatico che ha raccolto l’eredità di Confindustria Venezia Giulia e ospita l’Associazione sia per questa inaugurazione sia per l’operatività quotidiana (scheda allegata).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le caratteristiche e le particolarità della quarta casa

Il progetto di ristrutturazione è stato seguito dall’architetto Carlotta Ghiliano, che ne ha curato il concept fin dall’inizio.

L’obiettivo principale su cui ha lavorato è stato quello di creare un luogo dove ritrovare la sicurezza e il conforto di “casa” e in cui i genitori e gli altri membri della famiglia possano riposarsi e ricaricarsi, uno spazio in cui elaborare anche le intense emozioni vissute in momento difficile come quello che è il ricovero dei bambini.

La casa ha una metratura di circa 45 mq e per renderla adatta ad accogliere le famiglie è stata necessaria una ristrutturazione importante che ha coinvolto un rifacimento degli impianti di riscaldamento, elettrico e idraulico, oltre a un ripensamento globale degli spazi affinché questo possano essere più confortevoli per accogliere nuclei familiari di massimo 4 persone.

Il disegno dell’alloggio è stato studiato nel dettaglio per usare al meglio lo spazio a disposizione nel rispetto della normativa e permettere una sorta di flessibilità nell’occupazione a seconda del legame tra le persone presenti. Prevede due stanze agli estremi, di cui una da letto e una living con divano letto, mentre nel blocco centrale sono stati posizionati il disimpegno, i servizi e l’area cottura. 

Particolare cura è stata posta alle rifiniture, dai pavimenti ai serramenti, anche grazie ai partner che hanno donato materie prime, accessori e componenti di alto livello. Si è cercato di valorizzare il più possibile i punti luce presenti, in particolare le finestre che danno su via della Sorgente, anche attraverso l’apertura di porte di passaggio tra le stanze. Le finiture sono contemporanee, ma allo stesso tempo in stile con l’epoca del palazzo che ospita l’appartamento.

Grande attenzione è stata posta al concetto di praticità senza dimenticare che non si tratta né di una foresteria né di una casa vacanze, ma di un ambiente in cui la bellezza data dalla cura dei dettagli aiuta a renderlo un luogo confortevole. Anche la scelta dei colori, dei decori e dei tessili fatta dall’architetto va proprio in questa direzione.

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