Mele FVG, il raccolto segna +10%

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redazione

21 Novembre 2017
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Dati di Friulfruct

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Raccolta delle mele 2017 positiva per Friulfruct, la più grande cooperativa di melicoltori del Friuli Venezia Giulia che ha visto da agosto a ottobre la trentina di soci conferire nella sua sede di Spilimbergo il 10% di frutti in più rispetto allo scorso anno (oltre 130 mila quintali). “Questo – ha commentato il direttore Armando Paoli – calcolando che per gran parte d’Europa, Italia compresa, è stato un anno davvero complicato a causa delle condizioni meteorologiche che sono passate dalle gelate primaverili al caldo estivo e alle grandinate. In Friuli però ci siamo difesi bene e anche grazie agli investimenti messi in essere negli scorsi anni con l'impianto di nuovi meleti adesso possiamo far fronte alle domande del mercato”.

Mercato che, non potendo trovare risposte nelle zone classiche di coltivazione della mela dove il maltempo ha colpito maggiormente, sta scoprendo sempre di più la mela friulana. “Che per qualità – ha aggiunto Paoli – è davvero buona e tiene il confronto con le “rivali”, potendo contare su condizioni climatiche uniche come gli sbalzi termici, il terreno ghiaioso e la disponibilità d’acqua che la rendono croccante e dolce”. 

Sul mercato italiano le mele Friulfruct sono sempre più presenti nella grande distribuzione, che le sta scegliendo anche per la qualità certificata da marchi di tutela come quello Aqua che contraddistingue le filiere dei prodotti del Friuli Venezia Giulia. E poi l’estero, dove viene inviato il 60% della produzione, dal Nord Europa ai Paesi del Golfo Persico fino in Sudamerica. Sul fronte delle varietà sempre più richieste quelle più innovative come la Fuji, Gala e la Red Delicious, anche se le classiche Golden Delicious e Granny Smith continuano ad avere il loro ampio mercato. 

“Adesso ci attendono i mesi invernali – ha concluso il direttore -: fino a febbraio nei meleti proseguiranno le potature, pronti per l’avvio della nuova stagione in cui aumenteremo ulteriormente la superficie coltivata, che va da Maniago a Codroipo, grazie al nostro progetto triennale che prevede entro il 2019 di avere il 30% di piante in più”.

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