60 kg di eroina nascosti tra il sale industriale: arrestato iraniano

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redazione

28 Ottobre 2016
Reading Time: 2 minutes

Dopo i controlli di Guardia di Finanza e Funzionari delle Dogane

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Prosegue l'attività di contrasto ai traffici illeciti sviluppata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dall’Ufficio delle Dogane di Trieste. I militari del II Gruppo ed i Funzionari del Servizio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane, che operano presso il porto giuliano, hanno sequestrato, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trieste, un rilevante carico di eroina nascosto all’interno di un autoarticolato iraniano proveniente dalla Turchia, appena sbarcato presso il Punto Franco Nuovo di Trieste.

L’automezzo – selezionato attraverso una quotidiana e mirata analisi dei rischi effettuata dalle Fiamme Gialle e dai Funzionari delle Dogane sui numerosi autoveicoli, camion e container in entrata e in uscita dagli spazi portuali – è stato vincolato e sottoposto ad accurata verifica. Durante l’ispezione, condotta con l’ausilio di Acab e Sacher, i cani antidroga in forza al reparto portuale, i militari hanno rilevato il particolare interessamento dei colleghi a quattro zampe che fiutavano qualcosa di sospetto tra le 12 palette di sale industriale trasportate dall’automezzo. Continuando nel meticoloso controllo – effettuato anche a mezzo scansione dell’automezzo con apposita apparecchiatura a “raggi X” in dotazione all’Agenzia delle Dogane – il successivo e più attento esame del carico ha consentito di individuare alcuni involucri, celati all’interno dei sacchi di sale, contenenti eroina.

Il complessivo conteggio dell’illecita sostanza ha permesso di accertare il trasporto di circa 60 kilogrammi di eroina, che è stata sottoposta a sequestro. Il conducente, K.M. cittadino iraniano di 34 anni, è stato associato alle carceri di Trieste a disposizione dell’Autorità di Garanzia.

L’operazione si aggiunge ai recenti sequestri di sostanze stupefacenti operati dalla Fiamme Gialle di Trieste, di oltre 13 Kg di marijuana sempre presso il Porto di Trieste e di 12 Kg della stessa sostanza, presso il valico di Pese. Il sequestro conferma la sensibilità del contesto territoriale della Provincia di Trieste, vera e propria porta di collegamento tra l’Italia e la penisola balcanica. In questo particolare scenario operativo, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane attuano una funzione di monitoraggio e controllo dei flussi in transito. Il presidio economico-finanziario esercitato dalle Fiamme Gialle di Trieste, sia presso il porto giuliano che presso i valichi terrestri, ha permesso l’individuazione e il sequestro, nel biennio 2015/2016, di oltre 90 tonnellate di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, di oltre 270 tonnellate di oli minerali e di intercettare quasi 7 milioni di euro di valuta transitata in violazione alla disciplina sul monitoraggio dei flussi finanziari. Con l’attuale sequestro sono 400 i kg di sostanza stupefacente sequestrate dalla Fiamme Gialle triestine nel medesimo periodo.

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