La magia dei pattini, tra gioco e talento

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redazione

19 Settembre 2016
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Exploit inaspettato all’evento nazionale di Riccione

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Si chiama Benedetta, ha quattro anni, ventitré di piede e poco più di un metro di altezza e… gioca con i pattini a rotelle.

Per emulazione, per imitazione delle amiche più grandi o forse perché, a questa età, tutto è facilitato dal “canale GIOCO”. Benedetta è iscritta all’ASKD Vipava di Savogna. Fa parte di un gruppo dove il piacere di indossare i pattini deve essere una priorità indispensabile, ma dove  si fanno anche tante  altre esperienze.

E così, quando l’insegnante decide di aderire a una manifestazione nazionale organizzata dall’ACSI, Ente di Promozione Sportiva, a 400 chilometri da casa, Benedetta ha le stesse opportunità degli altri. Tutto è rapportato all’età ma tutti possono partecipare.

E lei, che vede le amiche provare, con la sua musica ci gioca. Ci gioca fino a Riccione, ma quando scende in pista sembra un piccolo puntino in una superficie di 800 metri quadri. Per niente intimorita, coccolata dalle amiche, fino all’ultimo con la mano nella mano della maestra entra e spiazza un po’ tutti.

Con noncuranza fa tutto quello che il programma prevede; per lei, in fondo, è un bellissimo gioco. Quando la giuria alza le cartelle con i punteggi nessuno li ascolta. Solo alla fine ci si accorge che Benedetta salirà sul terzo gradino del podio italiano. Coppa, medaglia di bronzo, mano sul cuore per l’inno. Davanti a una scena cosi, qualche lacrima scende a tutti.

 

Annamaria Declich è tecnico sportivo dell'ASKD Vipava di Savogna

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