A Trieste per scoprire i primi tre anni di vita

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redazione

1 Settembre 2015
Reading Time: 4 minutes

Evento nazionale dal 4 al 6 settembre

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Dialoghi, incontri e laboratori per confrontare esperienze su servizi educativi, genitorialità e buone pratiche (lettura, musica, gioco) per la prima infanzia. Questi i contenuti dell’iniziativa – promossa dal Comune di Trieste, dal Centro per la Salute del Bambino Onlus (CSB) e dal Gruppo Nazionale Nidi Infanzia (GNNI), con la collaborazione dell’Università di Trieste e della Scuola Superiore di Studi Avanzati (SISSA) – prenderà il via venerdì 4 settembre, al Teatro Miela, alle 15.30 e si concluderà domenica 6 settembre, articolandosi in numerosi incontri e in diverse sedi, con esperti, dialoghi tra protagonisti, laboratori, plenarie e momenti di spettacolo. Si rivolgerà agli operatori dei settori educativi, socio-sanitari e culturali, ai genitori e ai loro bambini.

L’evento, che vedrà Trieste ‘capofila’ di una manifestazione unica a livello nazionale, è stato illustrato dall’assessore all’Educazione, Scuola, Università e Ricerca, Antonella Grim con la Responsabile qualità, formazione pedagogica e partecipazione dei Servizi educativi, Michela D’Andri, e dal prof. Giorgio Tamburlini, Responsabile scientifico del Centro per la Salute del Bambino.

“Questo Festival – ha spiegato Grim – in linea con l’attività di promozione in campo educativo e pedagogico, si propone di avere cadenza annuale e di lanciare un tema diverso per ogni edizione, sempre in riferimento all’infanzia e ai servizi dedicati. “Nutrire le menti: incontri e dialoghi sui primi tre anni di vita” è il tema scelto per questa prima edizione e vedrà come temi principali quelli dei servizi  educativi, della famiglia e delle buone pratiche – come lettura, musica, gioco – che possono, se attuate fin dai primi anni e con continuità, influenzare positivamente lo sviluppo dei bambini e la relazione genitoriale. I servizi educativi per la prima infanzia  a Trieste  ne sono  una testimonianza, in termini di qualità pedagogica e di ricerca  a sostegno  della cultura  per l’infanzia  e a sostegno dei suoi diritti . Il titolo fa riferimento anche all’anno dell’EXPO, che ha come tema quello della ‘nutrizione’, per ricordare che anche le menti vanno nutrite. Trieste deve annoverarsi a pieno titolo tra i Comuni che hanno un’offerta educativa tra le migliori in Italia, sia a livello qualitativo che quantitativo. Disponiamo di 18 asili nido a gestione diretta più tutto il sistema di asili privati e servizi integrativi dai zero ai tre anni. Un’offerta che complessivamente supera i parametri di Lisbona, riuscendo a rispondere al 49% alle domande in città. E questo festival, che vedrà la partecipazioni dei massimi esperti nel campo pedagogico-didattico, vuole affermare proprio una peculiarità tutta triestina. La partecipazione è gratuita e aperta a tutta la cittadinanza anche per far capire l’importanza del sostegno alle famiglie e ai bambini. Attraverso gli asili-nido e le ‘buone pratiche’ che caratterizzano la vita nei servizi e ulteriori iniziative come Nati per Leggere, vogliamo portare avanti obiettivi comuni e condivisi che saranno un ‘tesoretto unico’ per tutti i bimbi dai zero ai tre anni, fascia d’età fondamentale per evitare la futura ‘dispersione scolastica’ e per avere dei cittadini ‘consapevoli’.

“Il Comune ha sostenuto con grande entusiasmo questa iniziativa – ha affermato il prof. Tamburlini – che quest’anno sarà dedicata ai primi tre anni di vita del bambino, un periodo su cui si sta accentrando l’attenzione internazionale perché rappresenta una fase cruciale nello sviluppo che si può ripercuotere nelle età successive. In tutto questo, i Servizi educativi giocano un ruolo importante. Trieste è anche sede di importanti istituzioni scientifiche che studiano da tempo l’infanzia, tra cui la SISSA (che si occupa di sviluppo del linguaggio), il Burlo Garofolo (genetica pre-natale, sviluppo embrio-fetale ecc). La nostra Onlus – ha sottolineato Tamburlini – si concentra sul supporto alle buone pratiche genitoriali per seguire lo sviluppo del bambino. Di recente abbiamo inaugurato una serie di incontri proprio sul tema “attiva la mente”. Il Festival si incentrerà su varie tipologie di eventi: incontri per gli esperti, rapporti con il gioco, lettura, ruolo dei nidi d’infanzia, qualità del personale, rapporto tra personale, flessibilità e dialoghi con discussioni per genitori, le mamme-blog, le grandi istituzioni (Save the Children, Unicef, Garante per l’infanzia ecc). Poi ci saranno laboratori per l’infanzia in cui sia i genitori che i bambini effettueranno attività: letture, gioco, musica ecc”. Sono previsti incontri e laboratori anche sull’importanza sul ruolo dei social network, delle nuove tecnologie e delle associazioni dei genitori, su innovazione nell’offerta dei servizi per l’infanzia, con partecipazione di ricercatori, esperti e associazioni. Tra cui Antonella Costantino, neuropsichiatra infantile di alto livello che è riuscita ad elaborare una sua ‘filosofia’ d’intervento lavorando con le famiglie per affrontare le varie problematiche educative. A Milano è già un ‘modello’ di cura. Un’iniziativa che vuole creare ‘consapevolezza’ offrendo occasioni di confronto e di scambio di esperienze utili per operatori e scienziati. Ci auguriamo un’ampia partecipazione di pubblico”.

“Caratteristica del programma – ha chiosato D’Andri – è proprio favorire esperienze diffuse, anche negli spazi dove ogni giorno succedono eventi importanti, dal Teatro Miela, alle sedi dei Nidi e quelle Museali come il Sartorio o Palazzo Gopcevich e altre Istituzionali, con una serie di laboratori per offrire esperienze dirette e di confronto, ma anche con spettacoli emozionanti dove c’è chi legge, chi suona, chi fa le figure nella sabbia… Un investimento importante di tutta la parte informativa che vuole testimoniare l’importanza di questo evento anche alle famiglie che saranno a contatto nei vari incontri, mettendosi in gioco con le reciproche esperienze”.

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