Violenza contro soggetti deboli, casi sottostimati

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Margherita Reguitti

3 Ottobre 2014
Reading Time: 2 minutes

Inaugurata a Monfalcone la “Stanza rosa”

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Inaugurata al pronto soccorso dell’Ospedale di Monfalcone la “Stanza rosa”, un servizio aperto 24 ore su 24 per accogliere e dare sostegno alle donne,  minori, anziani e soggetti deboli vittime di violenze fisiche o psicologiche. Responsabile del servizio è il primario del pronto soccorso, il dottor Alfredo Barillari: “A Monfalcone i casi di violenza fisica e psicologica contro donne e soggetti deboli sono sottostimati, ecco perché il nuovo progetto Codice Rosa sarà un’opportunità valida di comprensione del fenomeno e un aiuto per uscire dalla violenza”.

Il dottor Barillari è l’uomo che, assieme ai medici e infermieri del reparto, ha sviluppato la capacità nell’emergenza di adattarsi per fare fronte a ogni tipo di situazione. Il nosocomio della città dei cantieri è il primo in regione, e secondo in Italia dopo l’esperienza avviata dall’Azienda sanitaria della Toscana, ad aprire nel reparto d’emergenza per antonomasia una “Stanza Rosa”.

Come è strutturato il nuovo servizio, dottor Barillari?

“È un percorso condiviso complesso fra Azienda sanitaria, Provincia, forze dell’ordine, centri antiviolenza e enti di volontariato. Una presenza sempre operativa h24 per dare risposte immediate nell’emergenza ma anche seguire poi chi ha bisogno di supporto per uscire da una condizione di disagio”.

Dove si trova la stanza e come viene tutelato l’anonimato della vittima?

“Abbiamo scelto nel reparto un locale appartato, tranquillo, lontano dagli ambulatori e dalle stazioni di lavoro, con un doppio accesso, indipendente e nascosto rispetto a quello del pronto soccorso. Per noi il rispetto della privacy fa parte della deontologia del quotidiano quindi semplicemente continuiamo a seguire il protocollo”.

Quale è il messaggio forte di questo progetto?
“Nessuno è lasciato solo se si trova in una condizione di violenza e disagio. Da oggi c’è un punto d’ascolto e d’aiuto aperto sempre, per tutti. Qui saranno presenti persone preparate e volonterose di aiutare sia  nell’emergenza sia nell’accompagnamento della vittima lungo il percorso da farsi nel tempo”.

Vi siete attrezzati anche per accogliere persone straniere?
“Certo, la presenza di persone di culture e lingue diverse a Monfalcone è alta. Dunque abbiamo la disponibilità dell’affiancamento nella “Stanza rosa” di mediatori culturali pronti a intervenire”.

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