Villa Manin, ritorna “Figure nel parco”

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redazione

26 Giugno 2014
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Inaugurazione domenica alle 18

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È una delle rassegne estive di teatro di Figura più amate dal pubblico del Friuli Venezia Giulia: Figure nel Parco, una vetrina curata e promossa dall’azienda speciale Villa Manin e dal CTA Gorizia, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi, e che ha proposto nel tempo alcune delle più interessanti produzioni centro-europee del settore.

Da domenica la rassegna ritorna nella suggestiva cornice di Villa Manin a Passariano con tre spettacoli a ingresso libero, a partire dalle ore 18. L’inaugurazione è affidata a una produzione del CTA, “L’oca dalle piume d’oro”, uno spettacolo con Serena Di Blasio su testo e regia di Antonella Caruzzi: antica e misteriosa fiaba della tradizione popolare di tutta Europa, ripresa anche dai fratelli Grimm, la pièce è allestita con l’apporto di Maria de Fornasari per l’ideazione e realizzazione degli oggetti di scena, e con elementi scenografici a cura di Stefano PodreccaL’oca dalle piume d’oro è un’antica e misteriosa fiaba della tradizione popolare di tutta Europa. La fiaba è molto nota in diverse regioni italiane. Italo Calvino nelle Fiabe Italiane la riporta nella versione di un narratore friulano con il titolo “Qua qua, attaccati là”. Vi si narra di una principessa bellissima che non ride mai, neanche davanti alle situazioni più divertenti. Suo padre il re, come tutti i re delle fiabe, vuole darle marito e decide così di concederla in sposa a chi riuscirà a farla ridere, chiunque egli sia. Ma la principessa pone una condizione terribile: chi tenterà e non ci riusci- rà, dovrà morire… 

Domenica 6 luglio, sempre alle 18, sarà la volta di “L’Aprisogni Sisto, Miseria e la creatura 2.0”, di e con Paolo Saldari per la regia di Cristina Cason: un “Frankenstein” burattinesco e demenziale, come mai ve lo sareste immaginato. A chiudere la rassegna, domenica 13 luglio alle 18, “Festa di compleanno”, testo di Gigio Brunello, con Paolo Rech e Nelso Salton al contrabbasso: uno spettacolo poetico nato da un’idea di Gigio Brunello, tanti i colpi di scena e un impianto teatrale che racconta con delicatezza e semplicità il passaggio dall’infanzia alla fanciullezza.

Proprio per offrire al visitatore, e allo spettatore, la possibilità di una duplice fruizione del complesso di Passariano, è stata prorogata fino al 27 luglio la mostra “Trame di cinema” che celebra il genio creativo del costumista e scenografo Danilo Donati – per cinque volte candidato al Premio Oscar e vincitore di ben due statuette – che regala un viaggio suggestivo e irripetibile in oltre trent’anni di cinema italiano attraverso i costumi creati per maestri del nostro cinema, come Fellini, Zeffirelli e Pier Paolo Pasolini In diciotto stanze sono riuniti più di cento costumi che hanno fatto la storia del nostro cinema.

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