Nel cuore della scienza

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redazione

15 Maggio 2014
Reading Time: 3 minutes

Il Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste

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Giugno 1960: la Facoltà di Fisica dell’Università di Trieste organizza al Castelletto del Parco di Miramare un seminario sulle particelle elementari. Circola l’idea di realizzare un centro di fisica teorica aperto a scienziati di tutto il mondo. Nel 1964 quel progetto diventa realtà. Direttore del nuovo istituto è il fisico pakistano Abdus Salam, vicedirettore il triestino Paolo Budinich, che si era impegnato a fondo per portare l’ICTP a Trieste. Dopo quattro anni trascorsi nella sede provvisoria di piazza Oberdan, nel centro della città, il Centro Internazionale di Fisica Teorica si trasferisce nella sede definitiva di Miramare.

E così da cinquant’anni l’ICTP “Abdus Salam” rappresenta una forza trainante nell’ambito degli sforzi compiuti a livello globale per l’avanzamento scientifico nei Paesi in via di sviluppo.

Da cinquant’anni infatti l’ICTP persegue il suo mandato assicurando agli scienziati di questi Paesi un aggiornamento costante e mettendoli in grado di avere una carriera lunga e produttiva. Dall’Afghanistan allo Zimbawe, passando per decine di Paesi intermedi, scienziati di tutte le età, provenienti in particolar modo dal Sud del mondo, definiscono l’ICTP come un punto d’incontro per condividere le loro teorie e per imparare gli uni dagli altri, per poi ritornare e continuare la ricerca e l’insegnamento nei Paesi di origine.

Dal 1964 a oggi, oltre 120.000 scienziati provenienti da 184 Paesi sono venuti all’ICTP per discutere le teorie più recenti nei propri settori di ricerca: dalla fisica delle alte energie alla fisica statistica e della materia condensata, dalla fisica applicata alla fisica del sistema Terra e alla matematica.

In questo contesto l’ICTP organizza ogni anno oltre sessanta tra congressi, scuole e workshop internazionali all’avanguardia della ricerca scientifica mondiale, che consentono di offrire un ampio spettro di opportunità ai ricercatori associati, ai borsisti e ai corsisti. Coloro che frequentano l’ICTP hanno inoltre accesso a una rete di computer collegata alle principali banche dati scientifiche di tutto il mondo e l’opportunità di usufruire della biblioteca “Marie Curie”, una delle migliori collezioni specialistiche di fisica e di matematica d’Europa, con 69 mila volumi consultabili.

Un vero e proprio tempio della conoscenza, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Coloro che frequentano le varie attività dell’ICTP sono professori ordinari presso università rinomate, presidi di facoltà, direttori di centri di ricerca e ministri della scienza e della tecnologia in molti Paesi in via di sviluppo. Gran parte di loro ha ricevuto importanti riconoscimenti nei Paesi d’origine o a livello internazionale per il contributo offerto in campo scientifico o nelle politiche della ricerca.

Tutto questo è reso possibile grazie al finanziamento dello Stato italiano, principale sostenitore dell’ICTP: istituto che può contare anche su un supporto economico di base da parte dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) e dall’UNESCO.

Dall’ICTP al Premio Nobel

Nel 1979 Abdus Salam, primo direttore e “padre fondatore” dell’ICTP, ottiene il premio Nobel per la fisica assieme agli americani Weinberg e Glashow per l’unificazione matematica e concettuale di due delle quattro forze della natura: quella elettromagnetica e quella nucleare debole. La teoria verrà confermata dagli esperimenti condotti al CERN di Ginevra da Carlo Rubbia, che otterrà a sua volta il premio Nobel nel 1984.

Mini Maker Faire: il 17 maggio a Trieste

Per dare risalto al cinquantesimo anno di fondazione dell’ICTP, la Science Dissemination Unit dell’istituto organizza in collaborazione con Maker Media Inc. e l’Immaginario Scientifico Science Centre la prima Mini Maker Faire di Trieste, in programma sabato 17 maggio nel campus di Miramare.

Sarà un raduno di “makers” (cioè inventori e altri creativi ed entusiasti della cultura del “fare”) che esporranno al pubblico le loro creazioni e condivideranno con tutti le loro idee e invenzioni.

L’ingresso per il pubblico sarà libero, mentre per le scuole in visita e per i makers espositori è richiesta una preventiva registrazione gratuita.

Maker Faire è un movimento globale che vuole ispirare, educare e intrattenere le persone curiose e creative di ogni età. La Mini Maker Faire di Trieste radunerà e farà scoprire makers, inventori, artigiani, scienziati e artisti provenienti da Triveneto, Slovenia, Croazia, Austria e oltre. Nel mostrare i progetti da loro realizzati, gli espositori condivideranno con il pubblico la loro passione per il “fare” e coinvolgeranno tutti i visitatori in questo slancio creativo. Una speciale attenzione sarà riservata a idee e progetti di interesse didattico o indirizzati ai Paesi in via di sviluppo. Per approfondimenti visita il sito ufficiale dell’evento.

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