Lo stile dandy non rappresenta semplicemente un modo di vestire, ma anche e soprattutto una maniera di concepire la vita e l’esistenza nell’eterna ricerca della bellezza assoluta, una quête inarrestabile che si esprime anche e soprattutto attraverso il vestiario. Vediamo come è nato il dandismo e quali sono le caratteristiche del dandy moderno.

Cenni storici

Il dandismo ha subito diversi cambiamenti nel corso del tempo, cambiando di volta in volta declinazione, ma con lo stesso pensiero alla base della propria filosofia: concepire la vita come un’opera d’arte.

Il fenomeno del dandismo mosse i primi passi durante il XIX secolo in Inghilterra, alla fine dell’era georgiana. Il suo più importante esponente nonché fondatore fu Lord Brummel, un potente aristocratico amico del principe di Galles, invidiato dalla corte per via dei suoi modi sopraffini e della sua eleganza nel vestire. Secondo Brummel, alla base del dandismo vi era la ricerca della bellezza e del piacere in tutte le sue forme, anche quella estetica, che aveva come fine ultimo quello di comunicare agli altri la superiorità aristocratica del proprio spirito.

Con la Restaurazione e lo sbarco del movimento in Francia, cominciò il “periodo Baudelaire”. Qui il dandismo assunse una connotazione post-romantica e si mescolò con i salotti letterari e alle produzioni artistiche dell’epoca. Il dandismo mutò ulteriormente e assunse una declinazione decadente con Oscar Wilde, non a caso il suo celebre Il ritratto di Dorian Grey rappresenta il manifesto più evidente di questo movimento, assieme a Il piacere di Gabriele D’Annunzio.

Infine, l’ultimo periodo da sottolineare è stato quello segnato da artisti del calibro di Cocteau, Breton, Tzara e Dalì, che attraverso la cura del corpo e del vestiario, sono riusciti a lasciare in eredità al dandy moderno preziosi elementi di stile, come i famosi baffi a manubrio e l’orologio da taschino.

Il dandy moderno

Lo stile dandy deve poi essere assolutamente impreziosito da un tocco personale: dalla scelta di tessuti ricercati e trame fantasiose, passando per gli eccentrici cappelli fino agli accessori, un dandy si caratterizza soprattutto per il proprio gusto controcorrente e per la sfumatura che conferisce al suo outfit.

Un elemento sovversivo rispetto ai canoni di eleganza classici è il papillon: adatto ai più giovani e di indiscusso impatto sociale, elegante ma esclusivo, il papillon costituisce un’alternativa ricercata alla convenzionale cravatta, capace di esprimere il proprio gusto distinto grazie alla scelta di materiali poco comuni quali il legno, il vetro e la ceramica.

Ulteriore emblema del dandy style è l’orologio, un accessorio comunemente indossato per i suoi risvolti pratici ma che acquisisce, nella filosofia del dandy, spessore estetico, divenendo dichiarazione di stile. Cinturini in pelle dai colori ricercati, quadranti geometrici e sofisticati impreziositi da inserzioni ed incisioni, gli orologi offrono la possibilità di affermare il proprio carattere e la propria manifestazione di raffinatezza arricchendo l’outfit e attirando inevitabilmente l’attenzione.

Tra i modelli che riescono ad esprimere al meglio la ricercatezza del dandy, si distinguono quelli della collezione di “A. Lange e Sohne”, disponibili presso alcune boutique dedicate alla vendita di preziosi ed orologi di alto livello a Milano. Si tratta di orologi che offrono una vasta gamma di complicazioni, adatte agli innumerevoli stili e sfaccettature dello stile dandy, classici ma allo stesso tempo ricercati, in grado di abbracciare la personale sensibilità estetica di ognuno.

Infine, per gli eventi più importanti, si possono scegliere dei gemelli raffinati e preziosi, indubbiamente un must dell’eleganza, per coronare il capo sartoriale scelto per l’occasione. In ogni caso, il vero dandy non deve mai dimenticare che a rendere davvero elegante ed innovativo uno stile è la personalità irripetibile di chi lo indossa.