Tumori cerebrali: da Ruda messaggio di speranza

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Mondo sanitario e mondo del volontariato protagonisti di una serata speciale nella Settimana Internazionale di Sensibilizzazione

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RUDA – La Sala Consiliare del Comune di Ruda si è trasformata in un luogo di speranza e condivisione.

In occasione della 17a Settimana Internazionale di Sensibilizzazione sui Tumori Cerebrali, ma l’atmosfera che si è creata è andata ben oltre un semplice evento informativo.

Con il sindaco Franco Lenarduzzi in prima fila, tra i presenti anche Mattia Marchiò, con il dispositivo Optune ben visibile, che ha dato un volto concreto alla lotta quotidiana contro il tumore cerebrale.

Mattia non si è limitato a essere presente: ha condiviso la sua esperienza con una forza e una determinazione che hanno commosso la sala.

Le associazioni di volontariato hanno dato voce a chi combatte questa battaglia ogni giorno.

Valentino Listuzzi, presidente dell’Associazione Amici di Federico, ha illustrato il lavoro svolto nel supporto alle famiglie, mentre l’Organizzazione di Volontariato Glioblastoma.IT, parte della rete internazionale IBTA, ha presentato una serie di iniziative innovative grazie al presidente Roberto Pugliese, organizzatore dell’incontro.

Particolare interesse ha suscitato il progetto “Glioblastoma Navigator“, una piattaforma all’avanguardia che combina intelligenza artificiale e esperienza medica per aiutare pazienti e caregiver nella gestione del percorso di cura.

Accanto a questo, il progetto “Speranza e Coraggio” fornirà supporto psicologico remoto a pazienti e familiari, con il sostegno della Regione.

Anche La Casa di Joy ha portato la sua testimonianza sul campo. Particolarmente toccante è stato l’intervento dei genitori di Samuele, conosciuto come “Il Figlio di Tutti”, Stefano Calligaris e Martina Mattiazzi, che hanno trasformato il loro dolore in impegno attivo per gli altri.

Il dibattito si è acceso quando il neurochirurgo Francesco Tuniz dell’ASUFC (Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale) ha presentato gli ultimi sviluppi nella ricerca e nel trattamento dei tumori cerebrali.

La discussione è stata arricchita dagli interventi degli psico-oncologi Fabio Campanella e Daniela Tasinato, che hanno sottolineato come il supporto psicologico non sia un’opzione, ma una componente essenziale del percorso di cura. La serata ha dimostrato che la lotta contro i tumori cerebrali non è solo una questione medica, ma una sfida che richiede l’impegno di tutti: amministrazioni locali, medici, ricercatori, volontari, pazienti e famiglie.

Le voci che si sono alternate hanno raccontato storie diverse ma unite da un filo comune: la determinazione a non arrendersi e la volontà di sostenere chi sta affrontando questa difficile battaglia.

Mentre la serata volgeva al termine, era chiaro a tutti i presenti che eventi come questo non sono solo momenti di sensibilizzazione, ma veri e propri catalizzatori di speranza e solidarietà.

Un messaggio forte è emerso: nessuno deve affrontare questa sfida da solo, e il territorio sta rispondendo unito, dalle istituzioni al volontariato.

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