Teatro e detenuti: Gorizia rilancia il progetto

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Presentata la nuova edizione del festival “Se io fossi Caino”. Per affrontare i delicati temi legati alla carcerazione in modo innovativo e inclusivo

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Da sinistra Romano, Menon e Oreti

GORIZIA – Presentato il festivalSe io fossi Caino, ideato per far convivere in modo organico teatro contemporaneo, teatro sociale, formazione e pratica, offrendo al pubblico un’esperienza in grado di affrontare i delicati temi legati alla carcerazione in modo innovativo e inclusivo.

Il Festival, organizzato da Fierascena APS con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Caritas Diocesana di Gorizia, in collaborazione con la Casa Circondariale di Gorizia, il Comune di GoriziaSoForm, Kinemax – Transmedia s.r.l, offre un tempo per sospendere il giudizio ed è un invito alla visione e alla riflessione, uno strumento per aprire spazi di ascolto e dialogo su contenuti sociali, civili ed esistenziali attraverso l’arte.

Anche quest’anno il Festival prevede un seminario di formazione condotto dalla direttrice artistica, Elisa Menon, volto a fornire le basi per una corretta impostazione del lavoro dell’operatore teatrale in carcere.

Al termine della formazione un massimo di 3 partecipanti saranno selezionati per prendere parte in qualità di performer allo spettacolo allestito con i detenuti della Casa Circondariale di Gorizia, che debutterà durante il Festival.

Il programma

Si parte sabato 14 settembre alle ore 10 con un evento dedicato esclusivamente ai detenuti e alle loro famiglie, in particolare i bambini, che vedrà in scena il burattinaio Michele Polo con lo spettacolo Baci abbracci e bastonate.

Sabato 21 settembre in via Barzellini 8, si potrà assistere alle ore 14 al primo evento aperto al pubblico: Effetto boscospettacolo con i detenuti della Casa Circondariale di Gorizia. La regia sarà curata da Elisa Menon e vedrà in scena la stessa Menon, i detenuti della Casa Circondariale di Gorizia e gli allievi del laboratorio di formazione selezionati per la partecipazione.

Lunedì 23 settembre il Festival propone un’altra giornata dedicata esclusivamente ai detenuti con la proiezione all’interno della Casa Circondariale del film La seconda vita, per la regia di Vito Palmieri. L’evento, realizzato in collaborazione con Kinemax Gorizia – Transmedia s.r.l fa parte dell’iniziativa Cinema contro il muro, pensata per offrire alla popolazione detenuta la possibilità di assistere alla proiezione di film d’autore di recente distribuzione, sarà presente il regista Vito Palmieri per un approfondimento sull’opera.

Si prosegue mercoledì 25 settembre alle ore 14 presso la Casa Circondariale di Gorizia con il secondo evento aperto al pubblico: Luca Regina porterà in scena uno spettacolo di magia comica.

Partecipazione gratuita

Per i due eventi aperti al pubblico che si svolgono all’interno della Casa Circondariale l’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili ma avviene previa autorizzazionePer partecipare infatti  è necessario fare richiesta tramite l’apposito form sul sito www.fierascena.org  entro le ore 12 di giovedì 12 settembre e attendere poi la conferma della prenotazione che verrà comunicata entro le ore 18 di lunedì 19 settembre. I posti sono limitati.

L’ultimo evento teatrale del Festival si terrà a ottobre, in data ancora da fissare, all’Auditorium della Cultura Friulana di Gorizia, dove andrà in scena in matinée lo spettacolo Il Giovane Criminale, di e con Salvatore Striano, ex detenuto, attore di cinema e teatro che ha lavorato con Matteo Garrone, i fratelli Taviani e molti altri.

Lo spettacolo è organizzato per gli alunni delle scuole di Gorizia e provincia ma sarà comunque possibile accedere fino a esaurimento posti disponibili.

Sempre a ottobre saranno poi organizzati tre appuntamenti aperti al pubblico dal titolo ARIA E LUCE il teatro in carcere: istruzioni per l’uso. Gli incontri saranno occasione di restituzione delle attività svolte durante il Festival ma anche di riflessione e scambio libero, per offrire uno sguardo non standardizzato sul luogo carcere attraverso il racconto delle complessità che esso incarna.

Iniziative collaterali

Diverse anche le iniziative collaterali: il «Libro Sospeso», realizzato in collaborazione con la libreria UBIK di Gorizia, presso la quale sarà possibile acquistare un libro da donare alla biblioteca del carcere; NUMERO 8, il magazine del Festival che sarà redatto dai detenuti sotto la direzione del giornalista Marco Bisiach e distribuito durante gli incontri di restituzione dei risultati.

È possibile consultare il programma completo e aggiornato del festival sul sito www.fierascena.org. Per informazioni fierascena.eventi@gmail.com 353 4697886.

Oltre a Elisa Menon di Fierascena, hanno partecipato alla presentazione del festival anche gli assessori comunali al Welfare, Silvana Romano, e alla Cultura, Fabrizio Oreti.

Nell’occasione è stato ricordato che nella casa circondariale di Gorizia i detenuti sono 77, dai 19 agli 83 anni, di 16 nazionalità. 41 detenuti sono papà, per un totale di 84 figli.

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