Svelato il Prosecco Trieste DOC affinato nel mare

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redazione

29 Settembre 2022
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Denominato “Audace” – VIDEO

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Presentato oggi a Trieste il racconto “Audace, un viaggio che dalle colline del Carso ha portato 6.492 bottiglie di Prosecco Doc Trieste a 20 metri di profondità nel Golfo di Trieste per affinarsi e maturare.

Come molti progetti di business, anche questo nasce da due famiglie di amici storicamente dediti alla produzione di vino: Parovel e Serena.

Underwater Wine rappresenta in realtà un sogno territoriale: affinare il Prosecco DOC Trieste nel suo Golfo, utilizzando l'esperienza di un grande gruppo come Serena Wines 1881 e l'estro di una azienda del Carso come Parovel vigneti oliveti 1898. Il tutto, sotto il comun denominatore dell'amicizia: unire le forze per realizzare le prime bottiglie da affinare in mare iniziando un cammino non certo facile ma sicuramente unico che parte dalle origini del Prosecco e sviluppa le sue potenzialità in maniera inedita.

Con il battesimo in mare delle prime 6.492 bottiglie, si è voluto varare un percorso audace, il Prosecco doc Trieste, che alla profondità di 20 m si è affinato con parametri straordinariamente peculiari: la temperatura, la salinità, la concentrazione di ossigeno disciolto, la presenza di fosfati, silicati, nitriti, nitrati e clorofilla. Tutti questi parametri naturali mutano con le stagioni e con il passaggio dei venti garantendo ad Audace Prosecco doc Trieste spumante l'unicità gustativa e caratteriale. La Bora e lo Scirocco generano importanti oscillazioni sub-inerziali che contribuiscono al continuo movimento delle bottiglie e questo continuo cullare ha portato ad un'evoluzione singolare e straordinaria.

In una piccola area di 67 mq, in concessione demaniale, sul fondo dello specchio acqueo in Punto Franco Nuovo è stata ricreata questa cantina subacquea che ha ospitato 14 casse in acciaio per 4 mesi. Gli unici esseri viventi a controllare l’affinamento sono stati i pesci, i molluschi, le stelle marine (nelle foto attaccate ai cesti) e qualche esperto subacqueo che ha verificato l’integrità delle bottiglie.

L'anno della prima bottiglia Underwater Wine rappresenta due importanti anniversari: nel 1821 (200 anni dalla vendemmia 2021 in affinamento sottomarino) lungo la costiera triestina si produceva per la prima volta il Prosecco con il metodo tradizionale di rifermentazione in bottiglia; nel 1922 (100 anni fa) il molo San Carlo cambiava il proprio nome in “Audace” in ricordo dell'approdo della prima nave militare italiana, il celebre cacciatorpediniere. Due elementi narrativi importanti per spiegare al mondo il progetto Audace.

Oltre alle cantine sopra menzionate, al progetto si affianca l’importante Agenzia Francescon e Collodi di Conegliano che rappresenta la creatività nella comunicazione di questa storia sottomarina.

Ma sono soprattutto le istituzioni che hanno sostenuto per prime “Audace” ufficialmente, a partire dall’Autorità Portuale che ha dato origine alla concessione subacquea e dell’OGS, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. Questo è in fatti un progetto “corale” e lo studio delle evoluzioni del vino sarà fondamentale anche per il proseguo del progetto stesso.

Hanno dimostrato il loro entusiasmo anche i presidenti delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, presenziando di persona alla conferenza stampa di lancio.

 

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