Speleologi triestini in missione in Paraguay

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redazione

23 Agosto 2023
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Soci della Commissione Grotte Eugenio Boegan avvieranno un progetto pluriennale con il governo di Asuncion per valorizzare oltre 40 cavità naturali

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SGONICO – Alcuni soci della Commissione Grotte Eugenio Boegan, gruppo speleologico della Società Alpina delle Giulie – Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano stanno per partire alla volta del Paraguay.

Al fine di illustrare origine e obiettivi della spedizione, si è tenuta oggi presso la Grotta Gigante la conferenza stampa che ha visto la partecipazione di buona parte degli speleologi in partenza.

La Società Alpina delle Giulie – Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano, per il tramite di una importante società mineraria sudamericana, ha infatti stipulato un accordo con le autorità governative del Paraguay per condurre attività speleologica nel loro territorio.

La zona interessata si trova nella parte settentrionale del Paese, lungo il fiume Paraguay, che segna il confine con il Brasile. L’area, che per lunghi anni è stata densamente sfruttata per l’estrazione mineraria e per lo sfruttamento delle risorse forestali, oggi si presenta in gran parte degradata, motivo per cui le istituzioni paraguayane, nel 2022, con decreto legislativo hanno istituito un’Area Forestale Protetta (di seguito AFP) disponendo la cessazione delle estrazioni e dando inizio, contestualmente, a un programma di gestione per la rivalutazione dell’ambiente tramite la conservazione e il ripristino delle attrazioni naturali ivi presenti, mentre la tradizionale economia locale, secondo le intenzioni, sarà rilanciata attraverso la creazione di beni e servizi al fine di potenziare, incentivare e promuovere il turismo nella zona.

Tra le attrazioni di cui si è accennato, ci sono oltre 40 cavità naturali, denominate “Monumenti Naturali”, in parte già sfruttate a fini turistici e in parte ancora inesplorate; queste insistono su un’area di 270 ettari di cui la società mineraria precedentemente menzionata è proprietaria. La Commissione Grotte Eugenio Boegan, avendo appreso che gli speleologi del posto necessitano di sostegno per sviluppare e sfruttare il potenziale che queste grotte offrono, si è dunque messa a loro disposizione offrendo tutta la sua esperienza tecnica e le sue capacità per collaborare localmente in ogni campo in cui possa rendersi necessario intervenire.

Grazie alla mediazione di una persona del posto ben introdotta è stato possibile definire minuziosamente ogni dettaglio della spedizione che avrà inizio il 29 agosto con rientro previsto il 12 settembre; in particolare, è stata curata la parte logistica relativamente al trasporto da e per l’aeroporto di Asuncion (la zona di operazioni si trova infatti a 9 ore di fuoristrada lungo una strada forestale), alla sistemazione degli speleologi triestini presso alcune strutture locali a costo zero, al loro trasporto in zona di operazioni per tutta la durata della spedizione, alla fornitura di materiali per lo svolgimento delle attività, all’organizzazione di incontri formali con i vari soggetti coinvolti nel progetto.

In seguito ai numerosi scambi intercorsi è stato possibile elaborare un programma pluriennale di collaborazione che partirà nel mese di agosto 2023 con una prima spedizione di due settimane in terra paraguayana a cui parteciperanno 7 soci della CGEB: Enzo Caruso (capospedizione), Stefano Salvador, Spartaco Savio, Guido Sollazzi, Marco Sticotti, Antonella Tizianel, Paolo Toffanin (presidente SAG).

Scopo della trasferta sarà principalmente quello di conoscere il territorio e la realtà del posto, incontrare le autorità locali, ma anche esplorare e rilevare le grotte comprese nel piano di gestione dei Monumenti Naturali. Negli anni a seguire (tre o quattro) le attività che la CGEB sarà chiamata a condurre comprenderanno il completamento dell’esplorazione delle grotte, battute di zona alla ricerca di nuove cavità, armo e messa in sicurezza delle grotte destinate a scopi turistici, rilievo e restituzione grafica ai soggetti interessati, valutazione ambientale sull’impatto che le visite possono causare all’area protetta e alle sue grotte.

Il progetto, a cui prenderanno parte influenti autorità paraguayane quali il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile, la Segreteria Nazionale del Turismo, il Governatorato e le Municipalità locali, la Federazione Speleologica Paraguayana, la Direzione Generale di Protezione e Conservazione della  Biodiversità, la Direzione delle Aree Forestali Protette, l’Università di stato e altri attori chiave, costituisce una formidabile occasione per dare esecuzione agli obiettivi che i legislatori paraguayani si prefiggono, ovvero l’armonizzazione delle necessità e degli interessi delle comunità locali.

Ed è in questo contesto di intenzioni e di valori che la CGEB si inserisce, con la speranza di essere utile alla causa e di dare lustro alla speleologia italiana anche in una terra tanto remota e, per molti tratti, estranea ai tradizionali canoni di grotta a cui siamo abituati. La spedizione è sostenuta economicamente dalla Società Alpina delle Giulie – Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano.

 

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