Professioni socio-sanitarie, da Cividale nuove progettualità

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redazione

9 Marzo 2022
Reading Time: 2 minutes

Per rispondere alle esigenze della società

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Al via al Civiform di Cividale il primo corso di Misure compensative OSS.

Un percorso formativo rivolto a chi è già in possesso di un titolo di studio in ambito socio-sanitario (anche estero) o ha esperienze professionali pregresse nell'assistenza di base e vuole ottenere la qualifica di Operatore Socio Sanitario.

Il Centro di Formazione professionale apre così a un settore delicato e sempre più decisivo, per dare una risposta all’incessante richiesta del territorio di figure preparate per far fronte in modo professionale alle crescenti necessità legate all’invecchiamento della popolazione locale. Solo con tale titolo, infatti, si possono svolgere attività di assistenza di base, socio-assistenziale e di assistenza a domicilio per soddisfare i bisogni primari della persona e favorirne il benessere e l’autonomia.

Il corso di 700 ore si allinea alle indicazioni delle professioni più richieste del Friuli Venezia Giulia e si configura come il primo step di attività nel filone: entro breve, infatti, verrà attivato anche un percorso con partner Scuola Centrale Formazione dedicato all‘assistenza familiare grazie alla collaborazione con Domina, associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico.

“Per ridurre il disagio sociale e la marginalità alla quale vanno incontro sempre più persone – spiega la direttrice di Civiform, Chiara Franceschini – l’unica ricetta consiste nella partecipazione sociale e nell’integrazione con questo e altri percorsi vogliamo allargare il nostro ambito d’azione per dare una risposta concreta al territorio e far sì che nessuna persona con competenze socio-sanitarie venga dispersa”.

Il percorso, che porterà 21 allievi al conseguimento di una Qualifica regionale 3° Livello EQF (European Qualification Framework) di Operatore Socio-Sanitario, è gratuito perché finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione Sociale 2014/2020 e si realizza in stretto contatto con servizi pubblici e territoriali, tra cui servizi socio-sanitari, socio-assistenziali territoriali (ASP, RSA, Aziende Ospedaliere, Servizi per le dipendenze e per il supporto alle persone con disabilità, Servizi dei comuni per l’assistenza domiciliare).

Fondamentale anche il supporto Confcooperative, associazione di rappresentanza delle cooperative che ha sostenuto e auspicato la nascita di questo progetto.

“Si tratta di un’importante e significativa novità nell’offerta formativa della nostra associata Civiform – dichiara Paola Benini, neoeletta presidente di Confcooperative Alpe Adria, che raccoglie l’eredità e il testimone delle ex unioni territoriali di Confcooperative Gorizia, Trieste e Udine – che risponde all’esigenza pressante del nostro sistema di welfare pubblico e privato di poter contare su un numero sempre maggiore di personale qualificato in ambito assistenziale. Fa particolarmente piacere che sia stata proprio una cooperativa sociale a investire tempo e pensiero in questo progetto, a riprova che la cooperazione ha a cuore lo sviluppo di servizi di qualità e di un’occupazione sana e qualificata”.

Tutte le nostre allieve – sottolinea Renata Purpura, direttrice della progettazione di Civiform – sono donne, in linea con ciò che accade anche a livello nazionale, dove il profilo dell’operatrice socio assistenziale è quasi sempre quello di una donna fra i 40/45enne, o più giovane, dotata di grandi competenze sanitarie e tecniche, ma anche qualità fondamentali come empatia, capacità di ascolto e buon equilibrio personale”.

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