Palmanova, un’opera d’arte collettiva per riscoprirne la memoria

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redazione

12 Febbraio 2020
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Appuntamento il 16 e 17 febbraio

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Sarà un laboratorio attraverso il quale, lavorando su frammenti della memoria della città impressa in fotografie, vecchie lettere, documenti e storie degli abitanti, si darà forma ad un’opera d’arte collettiva.

A ogni partecipante di Memoria – LARU, Laboratorio di Rigenerazione Urbana, verrà richiesto di portare 5 fotografie e 2 oggetti personali (che verranno donati al progetto) legati alla propria memoria e alla propria relazione con la città di Palmanova. Le registrazioni e i documenti verranno poi organizzati dall’artista Marco Stefanelli in un’installazione all’interno dell’ambiente urbano di Palmanova.

Il laboratorio si terrà all’interno del Palazzo Municipale (Piazza Grande 1), Sala CAMAA – 1°piano, il 15 febbraio dalle 15 alle 17 e il 16 Febbraio dalle 10 alle 12. Per informazioni e prenotazioni, si può scrivere a stefanelli.m.90@gmail.com.

“Un progetto sulla memoria, sulla nostra memoria. Per questo cerchiamo alcuni cittadini che vogliano condividere con noi e con Marco Stefanelli i loro ricordi, per renderli arte e fissarli nella comunità in maniera indelebile.Un progetto rivolto sia ai meno che ai più giovani, i primi depositari della memoria, i secondi desiderosi di conoscere per poter salvaguardare e tramandare il passato delle persone e dei luoghi che realizzarono la Palmanova odierna”, commenta Thomas Trino, assessore alla politiche giovanili.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LARU 2019/2020 Utopie Urbane è un progetto di ricerca-azione sulla rigenerazione urbana in sei località del Friuli Venezia Giulia. Il progetto, promosso e coordinato da Kallipolis, è la quarta edizione di LARU Laboratorio di Rigenerazione Urbana ed è finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – L.R. 16/2014.

Marco Stefanelli è un artista sonoro e un autore radiofonico indipendente. Interessato alla storia orale e agli archivi familiari, si occupa dell’interazione tra comunità locali, suono e spazio pubblico per creare installazioni audio e passeggiate sonore che coinvolgono l’ascoltatore in un lavoro di ri-significazione dei luoghi che vive ogni giorno.

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