Nascondevano nel furgone cinque migranti: arrestati a Gorizia

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Anche tre donne tra le persone stipate in mezzo a cartoni. Partiti dalla Romania, avevano pagato 3.500 euro a testa

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Le condizioni in cui erano costretti a viaggiare i 5 cittadini dello Sri Lanka

Le condizioni in cui erano costretti a viaggiare i 5 cittadini dello Sri Lanka (ph. Polizia di Stato)

GORIZIA – Nuova operazione contro il trasporto illegale di migranti.

Gli operatori della Polizia di Frontiera di Gorizia unitamente alla Guarda di Finanza di Monfalcone, durante il servizio di vigilanza dinamica dei valichi di confine, hanno notato la scorsa notte un furgone con targa rumena in via Terza Armata, nello spiazzo adiacente al supermercato “Vivo”, nell’atto di invertire il senso di marcia.

Le forze dell’ordine lo hanno fermato procedendo al controllo degli occupanti: due cittadini comunitari, rispettivamente, di anni 24 e 44, legati da un rapporto di parentela.

Trattandosi di una tipologia di furgone spesso utilizzato per attività illegale di trasporto di migranti irregolari o merce contraffatta, la pattuglia ha ispezionato il vano di carico, occupato da numerosi scatoloni di carta che formavano una specie di muro, in quanto caricati “a tappo”.

Stipati tra scatoloni

Rimosse le scatole vuote poste verso il lato esterno e il cellophane che sigillava gli scatoloni posizionati verso l’interno, uno dei due fermati si è avvicinato al carico, creando con le mani un buco attraverso il quale, seduto all’interno del box, gli agenti ha individuato un migrante. Aperte tutte le scatole sono stati individuati altri quattro stranieri, di cui tre donne.

Tutti identificati, sono risultati cittadini originari dello Sri Lanka, privi di idonea documentazione per l’ingresso in territorio nazionale.

Un viaggio da 3.500 euro

Accompagnati presso l’ufficio della Polizia di Frontiera di “Casa Rossa”, dopo essersi accertati del loro stato di salute, al fine di ricostruire le modalità del trasporto illegale e di identificare gli organizzatori dello stesso, gli operatori di frontiera hanno accertato come i cinque migranti, dopo aver pagato a soggetti sconosciuti una somma di 3.500 euro a persona, fossero partiti dalla Romania celati all’interno delle scatole poste nel vano di carico.

Scatoloni dove erano stati costretti a rimanere per tutta la durata del viaggio fino all’Italia, privi dei più elementari sistemi di sicurezza, senza ricambio di aria e bloccati in una posizione che non permetteva loro né alcuna possibilità di movimento, né di soddisfare i primari ed essenziali bisogni fisiologici.

Niente protezione internazionale

Dopo aver spiegato loro il diritto a manifestare l’intenzione di chiedere protezione internazionale, dopo aver verificato che nessuno di loro aveva intenzione di esprimere tale necessità, i cittadini dello Sri Lanka protagonisti del travagliato tragitto sono stati messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della locale Questura per le pratiche di espulsione.

I due stranieri, arrestati in flagranza di reato, sono sottoposti alla misura cautelare della custodia in carcere presso le Case Circondariali di Gorizia e Trieste, in attesa della definizione del procedimento penale, che al momento versa nella fase delle indagini preliminari, e non possono essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non verrà accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

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