Monfalcone, nuovo percorso didattico-esplorativo a Pietrarossa

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redazione

7 Maggio 2021
Reading Time: 2 minutes

Nell’ambito del progetto Ecomosaico del Carso

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Presentato il progetto Ecomosaico del Carso, che ha ottenuto un finanziamento con i fondi europei del Piano di Sviluppo Rurale di oltre 437 mila euro, e di cui il Comune di Monfalcone è capofila.

L’iter d’approvazione è stato particolarmente laborioso perché l’elemento innovativo è rappresentato da un partenariato che assieme ai soggetti pubblici mette in collaborazione una Rete d’Imprese, composta da aziende agricole e da Comunelle, che diventano a loro volta soggetti attuatori di una parte importante di attività con il proprio diretto lavoro.

Lo stesso nome Ecomosaico ha un significato emblematico perché comprende una pluralità importante di attività, comprese quelle di ricerca ambientale dell’Università di Trieste, e perché si propone di creare un vero e proprio “corridoio verde” per collegare gli habitat della Rete Natura 2000 nell’area retrostante la Rocca e lungo tutto il Carso e le aree agricole ad alto valore naturalistico.

L’obiettivo principale del progetto è quello del recupero della landa carsica e delle aree di particolare pregio agricolo e naturalistico, ma si prevedono anche iniziative di promozione e di educazione ambientale.

Esso si basa su un’analisi dei bisogni del territorio elaborata dal Gal Carso.

“Il recupero della landa carsica – ha affermato la sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint – ci riguarda per un ampio comprensorio che si colloca nel nostro territorio dietro alla Rocca, nel quale sarà quindi effettuata una radicale pulizia delle erbe infestanti e una riqualificazione ambientale. Nello stesso tempo abbiamo previsto la realizzazione di un percorso didattico-esplorativo che collegherà il Centro visite di Pietrarossa a un’area importante ma sconosciuta: quella del laghetto di Pietrarossa”.

In attesa dell’approvazione di questo progetto, sono giù stati realizzati tutti gli atti preliminari per poter essere pronti alla realizzazione del percorso.

“Abbiamo già individuato il percorso – ha aggiunto Cisint – predisposto il relativo progetto tecnico, che è stato già approvato dalla Soprintendenza paesaggistica, ed elaborato i 15 pannelli che, assieme a un ulteriore grande pannello illustrativo generale, andranno a promuovere e a far scoprire quest’angolo particolarmente suggestivo del nostro territorio”.

Il Centro Visite di Pietrarossa è stato riattivato nel 2017 con una gestione che fa capo al CAI. La struttura è inoltre destinata a ospitare un museo naturalistico multimediale.

“Una vera e propria porta naturale d’accesso al nostro patrimonio ambientale e storico – ha concluso la sindaca – che contiamo di poter aprire nella prossima primavera”.

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