L’estate di Roveredo punta sugli autori

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redazione

20 Giugno 2016
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Tre serate letterarie

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Dario Vergassola, Vittorino Andreoli e Massimo Cirri sono i protagonisti della prima edizione di “Una sera d’estate, incontrando gli autori”, il cartellone varato dall’Amministrazione Comunale di Roveredo in Piano, con il contributo della Provincia di Pordenone, a cura della Fondazione Pordenonelegge.it, in programma ogni martedì, dal 28 giugno al 12 luglio alle 21 in Largo Indri (e in caso di pioggia nell’Auditorium Comunale). 

«Arricchire l’estate culturale di Roveredo – spiega l’Assessore alla Cultura di Roveredo in Piano Giulia Fabris – con un evento di spessore significativo: era questo l’obiettivo della nostra Amministrazione. Ci siamo quindi confrontati con la Fondazione Pordenonelegge.it: il risultato è il cartellone che andremo a inaugurare martedì 28 giugno, per il quale estendiamo sin d’ora il nostro invito a tutti i cittadini di Roveredo in Piano».

Martedì 28 giugno si parte con Dario Vergassola. Il suo “La ballata delle acciughe” (Mondadori Electa) è un’incursione insieme dolce ed esilarante nelle atmosfere della provincia italiana: la giostra di personaggi che sfila al bar Pavone “nulla ha da invidiare al bar di Guerre Stellari” e riflette pregi e difetti dell'umanità. 

Si prosegue martedì 5 luglio con Vittorino Andreoli e il suo nuovo libro “La gioia di vivere. A piccoli passi verso la salvezza” (Rizzoli). Attraverso la riflessione sui classici, la filosofia, la religione, l'osservazione delle storture della società e naturalmente con la conoscenza dell'uomo, si delinea un percorso per recuperare la vera essenza del nostro essere umani. Si scopre così che nel mondo dominato dalle strategie per essere vincenti, dal fascino dell'esclusività, dalla bellezza, dalla fatica di vivere dell'individuo, il “magico potere” della gioia non è altro che la capacità, che tutti abbiamo dentro, di passare dalla dimensione dell'”io” a quella del “noi”.

Martedì 12 luglio, infine, appuntamento con la storia: quella personale e poco conosciuta di Aldo Togliatti, figlio del “Migliore”, il leader comunista Palmiro Togliatti. La sua è stata una storia di solitudine, timidezza e gentile follia. La storia, nel secondo dopoguerra, di un uomo che non ha lasciato memoria in un mondo pieno di memoria. L’ha raccontata Massimo Cirri, psicologo, autore e storico conduttore di Caterpillar su Radio2 Rai: “Un’altra parte del mondo”, uscita nelle scorse settimane per Feltrinelli. Voci, stralci di notizie e documenti trasformano l’indagine in una somma di ipotesi, in un tracciato esistenziale che è quello di Aldo ma anche quello di una grande stagione della storia europea.

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