Il presepe di Grado per la Capitale della Cultura?

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Mentre a Roma i volontari della parrocchia di Sant’Eufemia smontano la Natività di piazza San Pietro, nuove prospettive si aprono verso GO!2025

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I volontari gradesi in piazza San Pietro con il “loro” presepe

GRADO – Le squadre di volontari della parrocchia di Santa Eufemia stanno attualmente procedendo allo smontaggio del presepe, un’opera artistica che ha rappresentato la comunità di Grado in Piazza San Pietro.

Per oltre un mese, gli occhi del mondo si sono posati su questa realizzazione, collocata nel cuore della cristianità.

Grazie all’intuizione di Antonio Boemo e alla maestria dei suoi collaboratori, la località lagunare è stata presentata al mondo intero, con la nascita di Gesù Cristo ambientata in un caratteristico “Casone”.

Mentre l’avventura natalizia giunge al suo epilogo, il team di dodici volontari è immerso nella delicata operazione di smontaggio del presepe.

Per quattro giorni, si impegneranno a riporre con cura ogni componente nei container, garantendo che tutto sia preservato al meglio per la prossima esposizione.

L’opera d’arte, con il suo richiamo alla tradizione e alla cultura locale, attende un nuovo palcoscenico per essere nuovamente ammirata.

I volontari gradesi davanti alla Porta Santa in Vaticano

È qui che si apre una straordinaria opportunità: legare il destino di questo capolavoro a “Nova Gorica – Gorizia 2025”. Nova Gorica e Gorizia, unite in un’unica celebrazione, rappresentano non solo un ponte tra due città, ma anche tra culture e comunità diverse.

L’inclusione del presepe in questo contesto avrebbe un forte valore simbolico, sottolineando l’importanza della cooperazione transfrontaliera e della condivisione culturale.

Il parroco di Grado, monsignor Paolo Nutarelli, è entusiasta di questo progetto e ringrazia la comunità per la coesione e l’impegno dimostrati, trasformando un sogno condiviso in realtà.

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