Gorizia, due medici accusati di truffa

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redazione

24 Febbraio 2017
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Scoperti dalla Guardia di Finanza

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Per non destare sospetti ed evitare di passare dall’ingresso principale dell’ospedale di Gorizia, dove in tanti avrebbero potuto notarli, due medici in servizio presso l’Azienda per Assistenza Sanitaria n. 2 “Bassa Friulana Isontina” avevano adottato l’espediente di assentarsi dal luogo di lavoro allontanandosi da un’uscita di sicurezza a bordo delle proprie autovetture parcheggiate appositamente vicino e rientrando dalla medesima porta di emergenza all’insaputa del direttore sanitario, dei colleghi e degli infermieri. Durante le assenze si recavano in banca, al ristorante, in negozi di arredo, presso centri commerciali, e, soprattutto, in uno studio medico dove si occupavano “privatamente” dei pazienti a discapito di quelli che si erano rivolti alla struttura ospedaliera del capoluogo isontino.

I due medici, per mesi, mentre si allontanavano in modo ingiustificato dal luogo di lavoro, sono stati videoripresi, pedinati e fotografati dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia, coordinati dai Pubblici Ministeri Laura Collini e Paolo Ancora della locale Procura della Repubblica. Il quadro probatorio ottenuto, da cui sono emersi anche diversi episodi in cui uno dei due medici attestava la presenza in servizio del collega “strisciando” per suo conto il badge, è stato successivamente corroborato da alcune testimonianze e dalle perquisizioni dei domicili e dei luoghi di lavoro dei due dipendenti pubblici, indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato e falsa attestazione in servizio, reati entrambi puniti con la reclusione da uno a cinque anni. È stato così scoperto un caso di assenteismo che ha indotto il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Gorizia, Rossella Miele, a disporre l’immediata sospensione, per 12 mesi, dal servizio presso l’ospedale di Gorizia dei due medici e l’interdizione da ogni attività ad esso inerente.

Le misure cautelari sono state notificate nella giornata di ieri ai due indagati e alla Direzione Generale dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 2 Bassa Friulana Isontina che ha contribuito ad avviare gli accertamenti e che ha collaborato con le fiamme gialle goriziane durante le fasi investigative dell’indagine ribattezzata “Tempo Libero”. I due dipendenti pubblici saranno ora segnalati anche alla Corte dei Conti di Trieste, alla quale sarà formulata notizia di danno erariale in relazione ai compensi corrisposti a titolo di retribuzione nei periodi per i quali è stata accertata la mancata prestazione lavorativa, nonché con riguardo ai danni d’immagine e derivanti dai disservizi arrecati all’ospedale di Gorizia a causa delle continue assenze. 

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