Giovani Aclisti Gorizia, Massimiliano Franco presidente provinciale

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Livio Nonis

30 Maggio 2021
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Rinnovato il direttivo

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Sarà Massimiliano Franco il coordinatore dei Giovani Aclisti dell'Ex Provincia di Gorizia.

Il direttivo è stato nominato all'unanimità. Massimiliano è un ragazzo del nuovo millennio, infatti è nato nel 2000, ha compiuto da poco 21 anni, sin da bambino ha partecipato alla vita del circolo Acli di Staranzano, prima come bambino a divertirsi in modo spensierato e poi, a 14 anni, ha scavalcato la staccionata, è entrato come animatore a tutti gli effetti per dedicarsi ai giovanissimi del circolo.

Nel 2019 è entrato a far parte del direttivo aclista per poi diventare coordinatore dei giovani dell'associazione (nel direttivo ci sono altri 10 giovani come lui).

L'obiettivo iniziale del rinnovato direttivo è quello di dare nuova linfa ai circoli del territorio, dopo 18 mesi nei quali non si sono potuti “muovere” vista la pandemia, ora con la riapertura il lavoro sarà quello di stimolare i giovani a entrare nell'associazione.

Ecco uno stralcio del discorso di insediamento del nuovo coordinatore: “Sicuramente noi giovani delle Acli siamo una realtà piccola nel territorio. Nonostante questa nostra peculiarità possa sembrare a prima vista penalizzante, io ritengo che possa essere trasformata in un nostro punto di forza. Avere fame di crescita, di espansione, di conoscenza di nuove realtà e nuove dinamiche del territorio sarà fondamentale. Nei prossimi anni vorrei continuassimo ad approcciarci alla rete sociale che ci circonda con la mente e il cuore aperti che hanno sempre caratterizzato la nostra azione nel piccolo della nostra comunità, con la curiosità di chi non vuole mai smettere di imparare e rinnovarsi. Un piccolo obiettivo per gli anni che verranno vorrei quindi fosse quello di portare a compimento dei passi verso nuove realtà giovanili: partendo dal confronto e dalla collaborazione con chi si sta già spendendo verso il nostro territorio, spero saremo capaci di arricchire la nostra realtà con nuove tessere per il nostro mosaico di personalità e idee. Mettere a disposizione la ricchezza del proprio tempo e delle proprie capacità, facendo fruttare questa libera scelta attraverso il Volontariato non è una cosa scontata. Il Volontariato è e dà valore in primis alla comunità, ma costituisce contemporaneamente un’opportunità di crescita personale per il volontario stesso. Il Volontariato con cui mi sono sempre confrontato è un Volontariato di persone e di cuori, un Volontariato che fa del processo di sostegno verso l’Altro una sua caratteristica fondante. Ed è da questa mia, e al contempo nostra, esperienza personale che vorrei partire: il Volontariato costruisce ponti e tende mani, unendo le diversità per superare le difficoltà. Mi auguro, infine, che il tempo che tutti noi dedichiamo e dedicheremo a questo percorso possa gettare dei semi per il futuro, dei semi che diventino radici forti, capaci di espandersi verso l’esterno e di intrecciarsi con quelle di altri alberi, capaci di sostenere l’Altro e di imparare dall’Altro”.

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