Giornate FAI di primavera: 20 luoghi in FVG

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Coinvolti 12 comuni della regione: 200 volontari e 479 apprendisti ciceroni condurranno il pubblico tra paesaggi e cultura

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Palazzo Attems Santa Croce a Gorizia, tempietto neoclassico Parco del Municipio (© Dario Sclauzero)

TRIESTE – Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano, per la 33ª edizione, le Giornate FAI di Primavera.

È il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.

Un’edizione che celebra i cinquanta anni dalla nascita del FAI.

La rete territoriale del Friuli Venezia Giulia, attraverso le sue Delegazioni e i suoi Gruppi, ha organizzato l’apertura di 20 luoghi straordinari in 12 Comuni della regione, molti dei quali visitabili per la prima volta, ed è pronta ad accogliere i visitatori grazie a 200 volontari e 479 apprendisti ciceroni, oltre ai Volontari per un Giorno e ai proprietari stessi dei beni che verranno messi a disposizione.

Le aperture in Friuli Venezia Giulia

La Delegazione di Trieste porta i visitatori alla scoperta di tre luoghi in città e propone un evento speciale.

Si inizia con l’Ex Palazzo del Lloyd Triestino, ora Palazzo della Regione, si prosegue con Villa Necker (via dell’Università, 2) una dimora storica in stile neoclassico situata nel Borgo Giuseppino, sul colle di San Vito, per concludere con il MIB Trieste School of Management (Largo Caduti di Nassiriya, 1) che dal 1999 ha la sede nel Palazzo Ferdinandeo.

Sabato 22 e domenica 23 marzo alle ore 10, 11.30 e 16 in esclusiva per gli iscritti FAI si aprono invece le porte della Casa Massonica (Corso Saba, 20).

La Delegazione FAI di Gorizia porta alla scoperta di Palazzo Attems – Santa Croce (Piazza del Municipio, 1), sede del Municipio di Gorizia.

Prevista anche un’iniziativa speciale dal titolo Dall’Ottocento ai giorni nostri: una passeggiata tra storie e piante nel Giardino municipale di Gorizia. Grazie alle conoscenze di Liubina Debeni si scoprirà l’evoluzione di quello che oggi è il parco municipale: da giardino privato nella sua prima forma di fine Settecento a quella di giardino cittadino.

I volontari della Delegazione FAI di Udine propongono quattro visite nel capoluogo friulano e tre in Carnia.

A Udine si inizia con il Palazzo Antonini Mangilli del Torso (Piazza Garibaldi).

Per i soli iscritti FAI visita a Palazzo della Porta (Via Treppo, 7-9), sede della Curia Arcivescovile di Udine.

La Stamperia d’arte Albicocco (via Ermes di Colloredo) raccoglie storia, arte e cultura in uno dei più improbabili luoghi udinesi.

Il tour si chiude nel cuore della città dove si erge il Palazzo del Monte di Pietà, uno degli edifici più imponenti e maestosi della città. Al piano terra, al di sotto del porticato, incorniciata da un portale scultore, è incastonata la Cappella di Santa Maria del Monte di Pietà.

A Socchieve si trova la Chiesa di San Martino: monumento nazionale che presenta nel presbiterio un importante ciclo di affreschi di Gianfrancesco da Tolmezzo, il maggior pittore carnico del Rinascimento.

Nella frazione Mediis si trova invece la piccola ed elegante Chiesa di San Biagio.

In zona Nonta si potrà visitare l’Atelier dell’artista Barbara Picotti, che nel 1998, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, è ritornata in Carnia e ha deciso di ristrutturare la casa di famiglia del 1600 per farne il proprio laboratorio/stamperia d’arte.

Il Gruppo FAI di Palmanova propone due aperture.

A Palmanova sarà possibile visitare le “mine” veneziane e francesi, che rappresentano un esempio di sistema fortificato integrato e possono essere inserite in una più ampia passeggiata alla scoperta dell’intero sistema difensivo.

A San Vito al Torre (frazione di Nogaredo al Torre) si potrà visitare Villa Gorgo, costruita nel Settecento, quando la famiglia dei Conti Gorgo, già al servizio della Serenissima fin dal 1468, ricevette l’incarico di fortificare il basso corso del Torre e dell’Isonzo.

Il Gruppo FAI di Cividale del Friuli porta alla scoperta di due luoghi speciali.
Tra il comune di Remanzacco e quello di Faedis si potrà visitare Casaforte di Bergum, raggiungibile sia da Ziracco di Remanzacco sia da Campeglio di Faedis.

In zona Collevillano di Faedis, poco distante, si trova il Vigneto Storico di Faedis (Strada Casali Bertossi): un vero museo a cielo aperto della coltivazione della vite che da sempre contraddistingue questo lembo delle colline del Friuli.

Sabato 22 marzo alle 18.45 presso la Domus della Casaforte di Bergum si svolgerà l’evento Maestro Martino e il Refosco di Faedis: gusti nei secoli in “Nome della Rosa” dedicato alla scoperta dell’arte culinaria antica attraverso opere letterarie di grande pregio.

La Delegazione FAI di Pordenone propone un percorso in cinque Comuni con altrettanti beni, scelti tra quelli già protagonisti di passate edizioni che sono stati particolarmente amati dal pubblico.

A Pordenone l’Antico Ospitale dei Battuti (Piazza del Cristo, 2); a Maniago (Loc. Campagna) la Fattoria Dorigo; a Sacile (Loc. Vistorta) la Tenuta Vistorta – Villa Brandolini d’Adda; a San Vito al Tagliamento si apre Palazzo Altan Rota (Piazza del Popolo. 38); mentre a Spilimbergo riapre la Scuola dei Mosaicisti del Friuli (Via Corridoni, 6).

Per tutti i dettagli: www.giornatefai.it

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