Da Vienna a Trieste per valutare gioielli e orologi

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La storica casa d’aste Dorotheum, fondata dall’imperatore Giuseppe I d’Asburgo, amplia la propria presenza sul mercato italiano puntando sul Friuli Venezia Giulia

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La sala Francesco Giuseppe nella sede di Dorotheum a Vienna

TRIESTE – Dorotheum sbarca a Trieste.

La storica casa d’aste viennese, fondata a Vienna nel 1707 dall’imperatore Giuseppe I d’Asburgo, amplia la propria presenza sul mercato italiano puntando sul Nord-Est e sul Friuli Venezia Giulia.

Il 12 e 13 marzo, infatti, si terranno a Trieste, presso il Grand Hotel Duchi d’Aosta, due giornate di valutazioni e consulenze private e confidenziali per la stima di gioielli e orologi. Le stime saranno eseguite dagli esperti del dipartimento Gioielli e Orologi di Vienna.

Con oltre 300 anni di esperienza, Dorotheum è la più grande casa d’aste dell’Europa continentale, con sedi di rappresentanza a Monaco di Baviera, Amburgo, Düsseldorf, Londra, Bruxelles, Praga e, in Italia, Milano e Roma. Ulteriori consulenti della casa sono a Parigi, Zurigo, Berlino e Tel Aviv.

Supportata da oltre 100 esperti, propone circa 700 aste tematiche all’anno ed è organizzata in 40 diversi dipartimenti.

“Forti dell’andamento positivo del comparto preziosi nell’ultimo anno – spiega Giulia Pastore, referente per il Dipartimento Gioielli e Orologi per il Nord Italia – le motivazioni che ci fanno puntare sul Friuli Venezia Giulia sono innumerevoli. L’intera regione è strategica per Dorotheum per la sua posizione baricentrica fra Austria, Slovenia e Croazia. La città di Trieste, inoltre, mantiene ancora oggi una forte identità mitteleuropea, legami sia culturali che commerciali con l’Austria. Il nostro obiettivo è costituire un’opportunità non solo per i collezionisti e gli appassionati d’arte ma per l’intero territorio”.

Giulia Pastore

UNA STORIA ULTRACENTENARIA

Dorotheum venne fondata a Vienna nel 1707 dall’imperatore Giuseppe I d’Asburgo con il nome di Versatzamt zu Wien, ovvero banco dei pegni per chi nell’impero asburgico necessitasse di un credito.

Contestualmente venne istituito il Frag- und Kundschaftsamt, un servizio dedicato a offrire consulenza al pubblico circa beni di ogni genere: nacque così una delle prime case d’aste al mondo ancora oggi attive.

L’Imperatore Francesco Giuseppe nel 1901 all’inaugurazione del Nuovo Palais Dorotheum

Circa ottant’anni dopo la sua fondazione, la sede venne trasferita nell’ex convento delle Suore Dorotee al civico 17 della Dorotheergasse, dando origine all’attuale denominazione di Dorotheum.

Alla fine del XIX secolo, la casa d’aste ampliò la propria offerta, includendo opere d’arte, libri, monete e francobolli tra gli oggetti più frequentemente battuti.

Il 1901 segnò un ulteriore passaggio importante per l’evoluzione di Dorotheum, che celebrò in quell’anno l’inaugurazione del nuovo Palais Dorotheum, commissionato dall’Imperatore Giuseppe I al noto architetto Emil von Förster ed eretto sul sito dell’antico monastero.

La sede di Dorotheum a Vienna

A von Förster fu affidato il compito di realizzare un palazzo che coniugasse magnificenza e sobrietà; ammirando oggi le sontuose ma altrettanto lineari sale e scalinate del Palais, siamo certi che il famoso architetto adempì esattamente alle richieste dell’Imperatore.

A partire da questo momento, l’attività conobbe una crescita esponenziale, con aste ospitate in ben tredici sale, contribuendo a rendere Dorotheum già allora un punto di riferimento internazionale per collezionisti e appassionati d’arte.

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