Da Cervignano a Monte Santo nell’anno del Giubileo

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Quasi 150 fedeli dell’Unità pastorale Bassa friulana hanno raggiunto il Santuario per un pellegrinaggio dall’alto valore simbolico

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Foto comunitaria all’interno del Santuario

CERVIGNANO DEL FRIULI – In vista anche del Giubileo 2025 le comunità dell’Unità Pastorale “Bassa Friulana” hanno compiuto un pellegrinaggio al Santuario di Monte Santo.

Recandosi presso la Basilica dell’Assunzione della Vergine, situata nel convento francescano nel comune sloveno di Salcano, i fedeli hanno inteso rinnovare la loro fede e promuovere un profondo senso di riconciliazione tra i popoli.

Quasi 150 fedeli provenienti dalla bassa friulana hanno raggiunto i 682 metri del Santuario, in auto e a bordo di due corriere, alcuni percorrendo l’ultimo tratto a piedi.

Accolti da fra Bogdan Knaus, i pellegrini hanno potuto ammirare una suggestiva mostra di presepi artigianali, realizzati da artigiani e appassionati sloveni e italiani. La messa in bilingue è stata concelebrata da padre Knaus, dal parroco don Sinuhe Marotta, con don Pierpaolo Soranzo, don Manuel Millo e don Africain Mugabe, nonché dai seminaristi Matteo Scarpin e Andrea Michelutti.

Al termine della funzione religiosa, il gruppo si è recato nella cappella delle apparizioni.

In un clima di allegria e condivisione, i pellegrini si sono concessi un pranzo comunitario in un ristorante locale.

In cima al Monte Santo

Prima di intraprendere il pellegrinaggio, c’era stato un incontro con Franco Miccoli dell’associazione ecclesiale “Concordia Et Pax”, che ha operato per un trentennio, in un momento storico in cui la regione di Gorizia stava uscendo da un passato segnato da conflitti e divisioni.

Questo momento di riflessione dell’Unità Pastorale Bassa Friulana ha voluto inserirsi nel più ampio contesto di “Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025”, favorito dalle attività della diocesi di Gorizia.

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