Confagricoltura Udine, Giovanni Giavedoni nuovo presidente

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redazione

29 Giugno 2018
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Succede a Giovanni Foffani

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L’avvocato Giovanni Giavedoni, che conduce assieme ai famigliari un’azienda agricola di 250 ettari (vigneto e seminativi) a Camino al Tagliamento, è il nuovo presidente di Confagricoltura Udine. L’elezione, all’unanimità, è avvenuta nel corso dell’Assemblea generale dei soci tenutasi presso l’azienda Vitas di Strassoldo di Cervignano del Friuli.

Il nuovo presidente, che durerà in carica tre anni, sostituisce il precedente, Giovanni Foffani. Eletto anche il nuovo Consiglio direttivo, ora composto da: Luisa Del Zotto, Caterina de Puppi, Alessio Dorigo, Alido Gigante, Filiberto Martinengo di Maniago, Michele Pace Perusini, Michele Pasti, David Pontello, Cristiano Rosselli Della Rovere, Valter Scarbolo, Philip Thurn Valsassina, Daniele Vendrame e Giorgio Venier-Romano.

«Il contesto esterno assieme ai continui cambiamenti di norme e procedure e all’asfissiante peso burocratico – ha precisato Giavedoni – lasciano sempre meno spazi e tempi per svolgere con la necessaria incisività l’azione di tutela degli interessi delle imprese associate. Urge, pertanto, dar corso a un nuovo modello organizzativo dell'Associazione a livello territoriale per renderla più vicina ai soci e funzionale nel rappresentare le loro istanze nel modo più efficace possibile». 

Nel suo intervento programmatico, Giavedoni ha denunciato il fatto che la semplificazione burocratica degli adempimenti a carico delle imprese rimane, spesso, una pura e semplice enunciazioni smentita dalla realtà dei fatti: Psr e Agea ne sono un esempio concreto. «Inoltre – ha aggiunto – dovremo lavorare per migliorare l’aspetto promozionale dei prodotti “Made in Fvg”, con una grande attenzione alle problematiche ambientali.

Relativamente al nuovo corso politico nazionale e regionale, Giavedoni ha espresso soddisfazione per la volontà manifestata da neo assessore, Stefano Zannier, per imprimere un’accelerazione alle iniziative atte a tutelare la Ribolla gialla e ha chiesto che il nuovo Governo riprenda in mano il dossier voucher (o simili), strumento ritenuto utile nella gestione della stagionalità dei lavori agricoli.

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